il progetto Podini a Trento Nord – Trento – .

TRENTO. Maxi progetto edilizio di Gruppo Podini-Md a Trento Nord. «Ho pensato di ispirarmi al paesaggio e ho pensato in particolare al Campanil Basso»architetto Roberto Bortolotti inizia da qui. E sicuramente le sue torri svettano nel cielo un po’ come guglie dentate: la più piccola è alta 52 metri, quella centrale è alta 66 metri e la più grande è alta 78 metri.

Una scelta «per risparmiare spazio a terra, perché se gli edifici si sviluppano in verticale si utilizza meno terreno, si crea più verde, più spazio per la socializzazione». Là Sequenza termale (Gruppo Podini Md) e i suoi tecnici hanno illustrato alla commissione urbanistica e alla commissione ambiente del Comune di Trento quella che tecnicamente è una richiesta di parere preventivo sullazona a sud dell’ex Sloi. Sono 27.469 mq a sud dell’area ex Sloi, che dal 2019 non è più vincolata al futuro dei due siti inquinati dell’ex Sloi a nord e dell’ex Carbochimica a est. Ma l’arrivo del cantiere per la tangenziale ferroviaria ha influito sulla possibilità di edificare: quel terreno verrà utilizzato come magazzino temporaneo, ma non solo. In quell’area sorgerà la stazione e la passerella voluta dall’amministrazione per collegare la parte est e quella ovest della ferrovia. E questo ha avuto un forte impatto sui progetti edilizi: RFI ha bisogno di strade di accesso e di uno spazio aperto – che diventi una piazza – vicino alla stazione. Ciò ha aumentato la superficie destinata ai servizi pubblici: non più al 20% (come prevede il Prg) ma al 38%.

Il progetto

Per chiarezza: si tratta di un parere preventivo su un piano guida, che riguarda ambiti con programmazione attuativa. In parole povere significa che non tutta l’area prevista come unitaria dal PRG appartiene agli stessi proprietari (5mila metri quadrati appartengono alle società IMT, TIM e MIT), e non c’è accordo tra loro (uno è contrario Esso). A questo punto della procedura, il progetto è solitamente molto meno definito rispetto a quello presentato ieri ai commissari: render e spiegazioni entrano anche nel dettaglio delle facciate. Questo è stato fatto, ha spiegato l’architetto Bortolotti, perché “la città deve sapere di cosa si parla”. Bortolotti ha mostrato un prospetto con il volume di 100mila metri cubi organizzata su altezze “tradizionali”: «Guarda, occupa tutto lo spazio». Questo è il motivo per cui siamo andati in alto.

L’area comprende tre edifici alti come quelli di fronte, all’angolo tra via Maccani e via Foibe, che ospiteranno spazi commerciali al piano terra e spazi residenziali ai piani superiori. Sull’asse di via Foibe un altro edificio commerciale, dove sorgerà un nuovo edificio Supermercato Mde ancora verso est un terzo volume, sempre destinato a scopi commerciali. Due torri esclusivamente residenziali: 20 piani di 66 metri uno, 16 piani di 52 metri di altezza l’altro, per un totale di 170 – 200 appartamenti. La torre più alta, 24 piani e 78 metri, è prevista come edificio commerciale misto, ma l’idea è quella di realizzare un Hotel fascia alta.

 
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