«Vogliamo evitare un conflitto globale, le nostre forze nucleari strategiche sono sempre in allerta». Lo Zar alla parata della Vittoria con 9.000 soldati russi

“Le truppe russe stanno guadagnando terreno” e questo deve essere impedito. La Nato non prevede un intervento diretto ma “abbiamo due compiti: aiutare l’Ucraina e impedire che la guerra si estenda oltre i confini dell’Ucraina”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista a Repubblica al termine dell’incontro con il premier Giorgia Meloni. «Gli Stati Uniti hanno impiegato sei mesi per concordare un nuovo pacchetto di aiuti e gli alleati europei hanno consegnato una quantità di munizioni lontana da quella promessa. Adesso è importante che le cose cambino davvero, non solo con i 60 miliardi di dollari in più provenienti dagli USA ma anche con la produzione bellica. Che sta aumentando in tutta Europa, dal Regno Unito alla Norvegia e nella Ue – spiega – L’importante è che tutto questo si trasformi velocemente in consegne sul campo all’Ucraina”. Su un attacco nucleare Stoltenberg dice di non vedere “nessun rischio imminente di un attacco militare contro qualsiasi alleato della NATO. È vero però che la retorica nucleare russa è sconsiderata: noi stiamo monitorando ma non abbiamo notato alcun cambiamento nel loro atteggiamento da questo punto di vista. Mosca sa che una guerra nucleare non può essere vinta”. «L’Italia – prosegue – dal 2014, cioè da quando sono stato nominato segretario generale, ha aumentato la propria spesa. Ultimamente ha contribuito alla difesa in molti modi importanti, tra cui guidando uno dei gruppi tattici in Bulgaria, con la sorveglianza aerea, con pattugliamenti marittimi e con un ruolo di primo piano in Kosovo. Alcuni alleati non saranno ancora al 2% quest’estate, quando si svolgerà il vertice di Washington, ma l’Italia ha l’ambizione di crescere e muoversi con gli altri”. Un aumento della spesa fino al 2% è stato oggetto di discussione con il primo ministro, «e uno dei temi importanti del prossimo vertice. Ma ho anche elogiato l’Italia per tutti i suoi contributi, per il suo sostegno all’Ucraina, per il fatto che la spesa italiana per la difesa è aumentata dal 2014”.

 
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