week-end per gli amanti del verde e dei giardini, tra laboratori e libri – .

week-end per gli amanti del verde e dei giardini, tra laboratori e libri – .
week-end per gli amanti del verde e dei giardini, tra laboratori e libri – .

OSTUNI – Oltre 50 espositori e poi 11 incontri e workshop; diversi workshop e tre presentazioni di libri sono i numeri che – i prossimi sabato 11 e domenica 12 maggio – caratterizzeranno l’edizione primaverile di Hortus Ostuni, che quest’anno festeggia in grande stile il suo decimo compleanno, come mostra mercato e appuntamento imperdibile per gli appassionati del verde e della giardini e palcoscenico di bellezze e particolarità, ma anche un’offerta privilegiata di percorsi di conoscenza per la salvaguardia del benessere del pianeta.

Allestita nella villa comunale “Sandro Pertini” della Città Bianca, la mostra mercato sarà inaugurata sabato 11 maggio alle ore 10.30 ed è stata presentata questa mattina a Palazzo San Francesco ad Ostuni, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco della città. Città Bianca, Angelo Pomes; l’assessore alle Attività Produttive e all’Agricoltura del Comune di Ostuni, Laura Greco; l’assessore al turismo dello stesso Comune, Niki Maffei; il presidente del Gal Alto Salento, Bonaventura Cucci; il presidente di Hortus Puglia, Pierangelo Argentieri e Alma Sammarco, vicepresidente della stessa associazione organizzatrice.

«Hortus Ostuni, una celebrazione della vita verde che trasforma la nostra Villa Comunale in un’oasi di ispirazione e conoscenza – ha detto il sindaco Angelo Pomes nel suo discorso -. Evento ormai consolidato nel panorama cittadino, rappresenta un momento di incontro e confronto per tutti gli amanti del verde, dell’agricoltura e del giardinaggio. Un’occasione per approfondire tematiche legate alla sostenibilità ambientale, alla valorizzazione del territorio e alla promozione di uno stile di vita sano e attento alla natura.” E ha ribadito: «Siamo felici di contribuire alla realizzazione di questo evento celebrando la bellezza e la vitalità della nostra comunità attraverso la condivisione della passione per la natura, condividendo anche l’impegno per un futuro più verde e sostenibile.

Il consigliere Laura Greco, dal canto suo, ha sottolineato che «la conservazione della biodiversità è cruciale per il nostro capitale naturale. Preservarlo ci permette di affrontare le minacce future come il cambiamento climatico, gli incendi boschivi, l’insicurezza alimentare e le epidemie. Come ho già detto in altre occasioni – ha proseguito – tra i compiti di un amministratore c’è quello di sensibilizzare i cittadini alla tutela dell’ambiente, degli animali e dell’ecosistema. Questa è la mia seconda edizione di Hortus da amministratore – ha ricordato – e l’edizione primaverile sarà sicuramente più ricca di colori e profumi grazie alla presenza di una vasta esposizione di piante e fiori. Il programma di queste tre giornate è ricchissimo di eventi, incontri e laboratori tutti volti a valorizzare il rapporto uomo-natura-animali e l’inclusione sociale a tutti i livelli. Per deformazione professionale – ha concluso – sono attratta dall’incontro che si svolgerà domenica alle 18 che avrà come tema “Il cavallo murgese nella storia e nella cultura dell’alto Salento” e tra i laboratori che si terranno sabato e domenica dalle 16 quella di “Agility e Sheepdog”, che prevederà dimostrazioni di discipline cinofile».

L’assessore si è soffermato sulle implicazioni turistiche dell’Hortus Ostuni Niki Maffei. «Ospitare Puglia Hortus è sempre un piacere. Nel corso delle varie edizioni, la manifestazione ha dimostrato la sua capacità di evolversi e adattarsi agli indirizzi e alla volontà politica della città ospitante – ha ribadito -. La nostra amministrazione ha molto a cuore l’ambiente e il paesaggio e, come ho già affermato più volte in questi mesi, credo che Ostuni debba stare attenta a definire e offrire servizi volti ad attrarre una forma di turismo lento e sostenibile. La missione di questa attenzione non è solo finalizzata a destagionalizzare, ma piuttosto a preservare il territorio, garantendo un futuro turistico che possa durare nel lungo termine”. E ha poi osservato: «Questa edizione di Hortus, esattamente in linea con le nostre idee, offrirà incontri di grande interesse. Parleremo dei Sentieri come strumento di valorizzazione del paesaggio agricolo e naturale, del Mare e di modelli di gestione sostenibile delle aree costiere, e affronteremo temi legati all’accessibilità e al verde urbano. Insomma, Puglia Hortus è davvero un’ottima scusa per tutti noi per fermarci, ripensare il luogo in cui viviamo e discutere soluzioni per preservarne la bellezza”.

Così le riflessioni del presidente del Gal Alto Salento, Bonaventura Cucci: «Il Gal Alto Salento rafforza la sua presenza nell’Hortus Ostuni ed è protagonista di tre eventi che interpretano il ruolo presente e futuro dell’istituzione nel territorio dell’Alto Salento. Il laboratorio sul cavallo murgese – ha spiegato – è solo l’inizio di un percorso di conoscenza della sua storia e di contestualizzazione. “Il mare che vorrei” continua solo all’interno dell’evento Hortus un percorso avviato dal Gal nelle scuole sulla tutela dell’habitat marino. I “Sentieri dell’Alto Salento” – ha concluso – aggiornando antichi percorsi di pellegrini viandanti nel territorio del comprensorio, intendono proporre un turismo integrato.».

Il presidente di Hortus Puglia ha tirato le fila del discorso, Pierangelo Argentieri. «Hortus compie dieci anni perché in 10 anni ha saputo cogliere un’esigenza – ha spiegato -: quella di riappropriarsi degli spazi verdi e della naturale tendenza dell’uomo a convivere con la natura, che rappresenta le nostre radici con i gesti del farla crescere, piantare, prenditi cura del tuo giardino, del tuo orto; con i gesti di produrre il proprio cibo o semplicemente di vivere nella bellezza, che solo il verde può darti con quel senso di tranquillità, quel senso di serenità ed equilibrio che un evento in qualche modo vuole farti vivere. Innanzitutto riappropriandoci degli spazi pubblici perché i parchi pubblici, le riserve, il paesaggio agricolo sono un patrimonio incredibile perché sono la nostra cultura. Hortus ha quindi l’ambizione di non chiudersi con questa decima edizione – ha concluso -, ma di crescere, di diventare un punto di riferimento e di unire una comunità attorno a valori che esprimono esattamente questi dieci anni di Hortus: condivisione, rispetto per la dell’ambiente e soprattutto per le persone che hanno a cuore la terra, la coltivano, non solo la sfruttano per produrre qualcosa, ma semplicemente per produrre bellezza come solo il verde, il proprio verde, sa fare rigenerando l’animo delle persone”.

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