La Guardia Costiera di Pozzuoli sequestra un impianto di finitura metalli a causa di criticità ambientali – Cronaca Flegrea – .

La Guardia Costiera di Pozzuoli sequestra un impianto di finitura metalli a causa di criticità ambientali – Cronaca Flegrea – .
La Guardia Costiera di Pozzuoli sequestra un impianto di finitura metalli a causa di criticità ambientali – Cronaca Flegrea – .

POZZUOLI – Considerati i numerosi fenomeni di inquinamento verificatisi nel Comune di Giugliano in Campania, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord ha coordinato approfondite e complesse attività investigative riguardanti il ​​rispetto della normativa ambientale presso siti industriali che, per la tipologia di attività produttiva,
erano potenzialmente pericolosi per l’ambiente. Le suddette attività investigative hanno portato le diverse sezioni di polizia giudiziaria ad effettuare accertamenti presso il depuratore di Cuma, nonché presso le aree industriali di pertinenza nelle vicinanze. Le verifiche hanno reso necessario anche l’effettuazione di campionamenti al fine di meglio definire l’origine delle alterazioni dei parametri ambientali. In questo contesto, i militari della Guardia Costiera di Pozzuoli e Mondragone, sotto il coordinamento del PM Dott.ssa Veronica Soriano, hanno effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo presso la sede operativa di un’azienda specializzata in lavorazioni di zincatura chimica e finitura dei metalli. La verifica, effettuata congiuntamente al personale tecnico specializzato dell’ARPAC, ha evidenziato il cattivo stato di manutenzione degli impianti di produzione, depurazione fanghi e abbattimento delle emissioni in atmosfera, nonché gravissime criticità riguardanti la gestione del ciclo dei rifiuti e, in generale, , mancato rispetto
requisiti delle relative autorizzazioni ambientali. Tali accertamenti hanno evidenziato anche la pressoché totale mancanza di precauzioni adottate nei confronti dei lavoratori, i quali erano tutti sprovvisti di dispositivi di protezione individuale durante le operazioni
l’attività lavorativa. Le attività si sono concluse con il sequestro preventivo dell’area dello stabilimento produttivo, estesa per 4.000 mq. circa, già convalidata dal GIP, e la denuncia assolta a carico del titolare dell’impianto per inquinamento ambientale, deposito incontrollato di rifiuti pericolosi, lancio pericoloso di cose e mancata adozione di precauzioni antinfortunistiche. Sono stati, inoltre, accertati e contestati illeciti ambientali di natura amministrativa, con la conseguente irrogazione di 5 sanzioni per un totale di oltre 40.000 euro, con conseguente segnalazione per successivo avvertimento alle competenti pubbliche amministrazioni.

 
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