Dalla piscina si sprigiona una nube chimica che raggiunge le scuole, a Reggio Emilia oltre 150 intossicati – .

Dalla piscina si sprigiona una nube chimica che raggiunge le scuole, a Reggio Emilia oltre 150 intossicati – .
Dalla piscina si sprigiona una nube chimica che raggiunge le scuole, a Reggio Emilia oltre 150 intossicati – .

La nube chimica giallastra si è improvvisamente liberata da una piscina durante la manutenzione a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, raggiungendo le scuole vicine. Decine di bambini sono stati portati negli ospedali della zona ma fortunatamente nessuno era in gravi condizioni.

Oltre 150 bambini furono avvelenati stamattina dall’una nube chimica giallastra emerso all’improvviso da una piscina durante la manutenzione a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. L’allarme è scattato poco prima delle otto di oggi, giovedì 9 maggio, colpendo rapidamente le numerose scuole vicine allo stabilimento. Dopo l’allarme, Sul posto sono intervenuti decine di soccorritori tra vigili del fuoco, operatori sanitari del 118 e forze dell’ordine. Decine di bambini sono stati portati negli ospedali della zona con problemi respiratori ma fortunatamente nessuno era in condizioni gravi

“Nella zona della piscina una nuvola dal forte odore dispersa nell’aria che ha interessato anche le scuole secondarie” ha confermato il sindaco di Guastala Camilla Verona, assicurando che “sul posto sono immediatamente arrivati ​​i Vigili del Fuoco insieme alle forze dell’ordine e sono state allertate anche tutte le istituzioni sanitarie e le Asl”. Secondo il sindaco le persone avvelenate sono 150, soprattutto ragazzi, alcuni dei quali sono stati portati al pronto soccorso di Guastalla, altri negli ospedali di Reggio Emilia e Montecchio.

La piscina era chiusa e in manutenzione in quel momento però è adiacente ad un palazzetto dello sport e a molte scuole e per questo la nube ha coinvolto numerosi bambini. Evacuati i licei Russell e Carrara. «I servizi di emergenza sono intervenuti immediatamente anche perché gli impianti delle piscine sono molto vicini, nel raggio di un centinaio di metri, a vigili del fuoco, carabinieri, Asl e pronto soccorso. Una condizione molto favorevole per la tempestività dell’intervento” dice all’Ansa il sindaco.

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Le operazioni di soccorso sono proseguite per gran parte della mattinata e solo intorno alle 12 i vigili del fuoco hanno dato l’ok alla riapertura delle scuole evacuate dopo aver verificato il grado di saturazione di gas all’interno delle aule. “Tutti coloro che hanno registrato o stanno registrando sintomi sono sotto controllo medico presso l’ospedale di Guastalla e negli altri ospedali della provincia” ha assicurato il primo cittadino.

Ora stiamo indagando per capire cosa sia successo. Secondo una prima ipotesi la nube chimica si sarebbe liberata dalle piscine di Guastalla durante i lavori di manutenzione dei depuratori dell’impianto. Una società appaltata utilizzava acido solforico, una sostanza utilizzata in molte piscine per abbassare il pH dell’acqua, ma l’acido sarebbe entrato in contatto con un’altra sostanza innescando la reazione chimica e la nube giallastra. Ciò ha colpito dapprima i lavoratori sul posto e poi si è diffuso alle scuole vicine.

 
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