La convinzione che le donne abbiano minori capacità di gestire gli aspetti economici e finanziari si forma molto presto e deriva dallo stereotipo che vede le donne dedite alla cura e gli uomini responsabili delle risorse economiche della famiglia. È necessario quindi scardinare attraverso la cultura tutti quegli stereotipi che confinano le donne in antichi cliché e questo può avvenire solo attraverso la diffusione di una cultura della cittadinanza economica tra i cittadini a partire dalla più tenera età e all’interno delle famiglie.
Partendo da queste considerazioni Cassa di Ravenna SpA e FEduF hanno promosso sul territorio ravennate “Contiamo Pari”, il modulo didattico per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, dedicato ai temi della parità di genere. Durante il programma di educazione finanziaria gli studenti hanno affrontato temi come lavoro, risparmio, guadagno, disparità salariali, bilancio familiare e gestione responsabile del denaro con un punto di vista educativo paritario, in cui ogni persona è posta sullo stesso piano per quanto riguarda le scelte sul denaro , con l’obiettivo di promuovere un approccio egualitario alle questioni economiche e finanziarie.
Il percorso si è concluso il 9 maggio presso i Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna: durante la mattinata di lavori aperta dai saluti di Antonio Patuelli – Presidente Gruppo La Cassa di Ravenna Spa, seguiti dagli interventi di Giovanna Boggio Robutti – Direttore Generale FEduF ed Ernesto Giuseppe Alfieri – Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, i circa 80 studenti hanno potuto cimentarsi nel ruolo di giornalisti presentando le interviste realizzate a Federica Lodi di Sky, una delle migliori volti noti del giornalismo sportivo italiano, sui temi degli stereotipi di genere e della parità in ambito economico, lavorativo e retributivo.
La mattinata di studio e svago si è conclusa con una gara tra studenti che hanno risposto a una serie di domande online su cittadinanza economica, sostenibilità e parità di genere, grazie al programma Kahoot! piattaforma.
