«Vivremo solo di reddito reale. Società comunitaria” – .

09 maggio 2024 12:13

Un convegno per tracciare un primo bilancio e sottolineare gli obiettivi. La società cooperativa di comunità ‘Nuova Galileo’ si è presentata giovedì mattina a Palazzo Spada: protagonisti in Comune la redazione, i collaboratori, il consiglio di amministrazione e il presidente. Dopo tre anni Tele Galileo – emittente fondata nel 1978 grazie a Franco Allegretti e Giorgio Brighi – ha ripreso a trasmettere sul digitale terrestre con frequenza televisiva sul canale 114. “Vivremo solo di rendite reali e non di altri finanziamenti”, si legge in una nota. messaggi principali lanciati.

I membri sostenitori

Il presidente del nuovo consiglio di amministrazione è Sandro Corsi. Con lui nel cda ci sono la vicepresidente Ottavia Brighi – figlia di Giorgio – e Alessandra Pernazza. Un’avventura iniziata grazie ad un nutrito gruppo di soci sostenitori: Actl (10mila euro versati entro il 31 dicembre 2023), Alba (5mila), Iride (5mila), Cosp Tecno Service (10mila), Marcangeli Giunio srl (10 mila), Eatech (10 mila), Coop Centro Italia (10 mila), Connesi Spa (10 mila) e Morelli Trasporti (10 mila) per complessivi 80 mila euro. Poi i soci ordinari guidati dallo stesso Corsi, Brighi e Giulia Dell’Uomo: «Una governance giovane e con un’età più bassa di prima». Ebbene, cosa è successo? «La vecchia cooperativa – ha esordito il capogruppo – è andata in liquidazione volontaria, poi forzata. Non pensavo di entrare in un mare di regole del genere, era un mondo sconosciuto per me”. Un percorso iniziato con l’acquisto della parte radiofonica (trasmissione tv sul canale 750, poi la recente notizia: «L’indagine che abbiamo effettuato per il periodo gennaio-marzo 2024 ci dice che c’è una media giornaliera di 13mila ascoltatori, non non è molto, adesso con questo tipo di esperienze mettiamo insieme soci sostenitori e anche ascoltatori, il tema è la partecipazione comunitaria e ricordo che Galileo nasce come una radio libera che permette di mandare avanti tutto: Lorenzo Pulcioni , Alberto Francioli, Emanuele Bellicci, Nadia Camilli e Francesco Allegretti «Sono professionisti ed è grazie a loro se abbiamo fatto qualcosa».

Reddito economico e crisi della città

Corsi ha sottolineato che il nuovo Galileo vivrà «solo di redditi veri, con dedizione e coinvolgimento della città dal punto di vista del volontariato. E non di altri finanziamenti che hanno dato molto alla vecchia esperienza. Siamo aperti a tutti e, come previsto dalla legge, può entrare anche un ente pubblico. Non avremmo fatto questo viaggio – ha continuato Corsi – senza la disponibilità di Franco Allegretti e ora abbiamo bisogno del vostro aiuto. Dateci un po’ di tempo per sistemare gli studi, per ora ci concentreremo sullo sport e sulla memoria della città”. Corsi ha toccato diversi argomenti: «La città è in una crisi grave, oggi posso dire che è davvero grave. E il riemergere di una storia come questa potrebbe essere importante per l’orgoglio di Terni in Umbria”. A Palazzo Spada c’erano anche tanti colleghi, tra cui Massimo Laureti di Renoir TV: «Avere una voce in più è fondamentale», ha voluto sottolineare. Tiziana Laudadio ha voluto ricordare l’aspetto dell’archivio: «Parte importante della trattativa, la conclusione è stata positiva», ha chiarito Corsi in merito. In questo momento compare la scritta Galileo Television: «Ma Tele Galileo tornerà», ha chiuso Corsi. Presente anche una delegazione della Ternana Calcio con il responsabile comunicazione Lorenzo Modestino, il direttore operativo/gestionale Giuseppe D’Aniello e il responsabile marketing Sergio Salvati.

 
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