il comune di Montemurlo pignora per la seconda volta un immobile in via Montalese – .

La polizia municipale di Montemurlo, nell’ambito di un’operazione congiunta alla quale hanno preso parte anche la guardia di finanza, i carabinieri, la polizia, l’ispettorato del lavoro, l’ASL, l’INPS – INAIL e i vigili del fuoco, ha posto sotto sequestro penale preventivo numerose persone. abusi edilizi e mancato rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, complesso immobiliare in via Montalese al confine con il Comune di Prato. Gli agenti hanno trovato 16 dormitori – nicchie per un totale di 39 posti letto. Il complesso immobiliare, di proprietà di due società immobiliari italiane ed affittato ad un cittadino cinese, è composto da un piano terra di mille mq dove si trovavano due pacchetti, gestiti da cinesi, un seminterrato di 200 mq, un ufficio ed un spazi showroom, questi ultimi trasformati entrambi in laboratori, dove al momento del sopralluogo lavoravano diversi lavoratori, sette dei quali risultati irregolari sul territorio italiano e assunti in nero. Nei due branchi gli operai lavoravano in condizioni igienico-sanitarie precarie e dormivano ai piani superiori. Al primo piano gli agenti hanno trovato tre appartamenti per complessivi 300 metri quadrati, di cui uno adibito esclusivamente a cucina, con tanto di cuoco che si occupava di preparare i pasti per tutti, e mensa. Al secondo piano c’erano, invece, quattro soffitte (per un totale di 90 metri quadrati) adibite anche a dormitori e piene di sporcizia e in precarie condizioni di sicurezza. La Polizia municipale di Montemurlo ha quindi proceduto al sequestro preventivo dell’intero immobile, anche se non è la prima volta che il complesso finisce sotto il controllo delle autorità comunali. Il luogo è stato controllato altre quattro volte, oltre all’ultimo controllo effettuato pochi giorni fa, dagli agenti del comando di via Toscanini che già nel 2017 avevano provveduto a porre l’immobile sotto sequestro penale, chiedendo a proprietari e inquilini di ripristinare lo stato dei luoghi. Il Comune emetterà ora un’ordinanza nei confronti dei proprietari e degli inquilini dell’affitto per il ripristino dell’immobile e la messa in sicurezza dei luoghi, mentre gli altri enti coinvolti nell’operazione congiunta stanno provvedendo ad irrogare sanzioni, anche pecuniarie, ciascuna per la propria area di competenza.

 
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