Fentanil nell’eroina a Perugia, «principale via d’ingresso in Italia del dark web» – .

«C’è una dimensione internazionale nella lotta al Fentanyl che passa innanzitutto attraverso il monitoraggio del web che è la via maestra per l’ingresso della sostanza in Italia. In particolare nel dark web su siti cinesi soprattutto, con pagamenti in criptovalute che significa non tracciabilità e questo rende le indagini difficili e complesse”.

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«Il Fentanyl entra dal dark web» Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi sulla lotta al Fentanyl, è servito anche per invitare «le famiglie a stare attente affinché gli adolescenti evitino di praticare questi siti. L’acquisto può avvenire con vere e proprie prescrizioni, con la vendita come farmaco ma anche con nomi camuffati: ad esempio, il Fentanyl si nasconde dietro l’espressione China White”. In questo senso, Mantovano ha affermato che «intelligence e forze di polizia» stanno lavorando in questa direzione, mentre «la Procura nazionale antimafia ha istituito un gruppo di lavoro composto da alcuni procuratori distrettuali per elaborare protocolli di intervento. Sono state sensibilizzate tutte le Procure, anche quelle ordinarie, e c’è particolare attenzione a quelle attività che non rientrano nel procedimento penale”.

Ipotesi spray nasale per i poliziotti Il sottosegretario ha poi spiegato che tra gli obiettivi su cui si sta lavorando c’è anche “fornire agli agenti di polizia la sostanza antidoto, uno spray nasale”. Con Mantovano anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, perché la diffusione del Fentanyl, prodotto soprattutto in Cina, rappresenta anche uno dei principali fronti della politica estera, soprattutto negli Stati Uniti, dove il potentissimo oppioide ha creato una vera e propria emergenza nel mondo. periferie delle grandi città.

Tema di politica estera «In perfetta sintonia con i nostri alleati internazionali stiamo lavorando per contrastare l’uso delle droghe sintetiche: questa minaccia è stata al centro dei lavori del G7. Abbiamo instaurato una collaborazione operativa contro la produzione e la diffusione”. In particolare, il capo della Farnesina ha precisato che il Governo italiano «anche collaborando con gli Usa, c’è stato più di un incontro con Blinken che ringrazia l’Italia per l’impegno. La nostra ambasciata a Washington sta lavorando ad altre azioni coordinate. Abbiamo organizzato una campagna di informazione come ministero. E il tema sarà al centro dei miei incontri con i Paesi asiatici”.

Fentanil in Italia Mantovano ha poi aggiunto che «l’impegno del Governo nella lotta al Fentanyl e agli altri oppioidi sintetici si svolge su più livelli. La prima impressione – ha detto – è che la maggiore attenzione derivante dal lavoro in corso stia facendo emergere un fenomeno che in Italia non ha le conseguenze devastanti registrate negli Stati Uniti ma che tuttavia esiste, come dimostrano i casi registrati a Perugia, Piacenza, Gioia Tauro”.

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