Agrigento, presentato il libro “La svolta” di Calogero Pumilia – .

Domani, alle 17.30, presso Le Fabbriche (via San Francesco, 1 – Agrigento) ci sarà la presentazione del libro “La svolta” di Calogero Pumilia, con prefazione di Gaetano Savatteri. L’evento, organizzato da Le Fabbriche insieme ad Ande (sezione di Agrigento), e con il patrocinio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi e del Comune di Agrigento, vedrà il saluto di Carola De Paoli, presidente di Ande, che coordinerà l’incontro e gli interventi del giornalista Felice Cavallaro e dello scrittore Beniamino Biondi. L’autore, Calogero Pumilia, concluderà prima della consueta firma delle copie.

Il testo racconta come una memoria il tempo vissuto dall’Autore tra la sua nascita, nel 1936, e il momento in cui varca per la prima volta la porta di Montecitorio da deputato, nel 1972. Nato nel “piccolo mondo” di un paese dell’entroterra Siciliano che per lui era “un paradigma di lettura e interpretazione del grande mondo” e battezzato con lo stesso nome del nonno, Calogero, secondo i migliori auspici, avrebbe ereditato anche il mestiere di fabbro, al riparo da ogni cambiamento avvenuto per sempre. “La svolta” che ha cambiato radicalmente la vita di uomini e donne, rappresenta la consapevolezza, proprio di quel cambiamento, dello “straordinario percorso compiuto e con la convinzione che sarebbe proseguito in modo inarrestabile” in un “tempo relativamente lungo” . insomma” che insieme a lui “era cambiato con una velocità che la storia non aveva mai registrato” Lo sguardo dell’Autore sulle persone e sulle cose è cresciuto e cambiato, rendendo omaggio agli innumerevoli uomini e donne incontrati e alle loro storie che quel tempo sono lo specchio e il motore e che oggi rappresentano la memoria non solo di Pumilia stesso o del suo paese ma del tempo stesso da lui vissuto. La svolta, che sanò le tragiche ferite della guerra, cancellò quasi del tutto la civiltà contadina, portò alla scoperta dei diritti umani fondamentali; la svolta, che non ha rimosso del tutto gli antichi vizi della realtà isolana, è anche quella di una Weltanschauung che da un presente eterno e immobile confinato nel qui e ora si espande e sfocia in una continua trasformazione che tutto include, aprendosi alla speranza e lo straordinario impegno della società civile.

 
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