Rifondazione Carrara: «La città è indietro sul verde, va incrementato»

CARRARA – «L’estate ormai alle porte farà comprendere a tutti l’importanza di quanto è andato perduto negli ultimi anni nel nostro territorio – in termini di aree verdi ombreggiate – in parte a causa delle calamità naturali, in parte a causa degli abbattimenti diretti da parte della pubblica amministrazione (abbattimento, si dice, sempre motivato dalla necessità dovuta allo stato malato degli alberi). La disponibilità di aree verdi è un fattore fondamentale per la qualità della vita negli ambienti urbani; non solo per la loro valenza paesaggistica e come luogo di incontro e socializzazione, ma chiaramente anche per la loro capacità di rinfrescare/assorbire CO2/prevenire il dissesto idrogeologico/produrre ossigeno. Secondo le ultime rilevazioni ISTAT nelle città italiane il verde urbano pro capite si attesta in media intorno al 33%. Il nostro territorio è molto al di sotto della media nazionale: 12,5%”. Questo il comunicato stampa di Rifondazione Comunista Carrara.

«A proposito di abbattimenti, vogliamo evidenziare quelli più recenti: a Melara (a dicembre 2023, a fronte di 26 pini abbattuti, sono stati piantati 15 aceri campestri e 6 oleandri – 5 alberi in meno) e su Viale Venti Settembre molti pini sono stati abbattuto in salita a San Ceccardo (trasfigurando l’aspetto di quella che è la porta di accesso a Carrara). – continua Rifondazione – Ammesso che le ragioni siano confermate, e quindi date per scontate, siamo dell’avviso che l’attenzione debba ora spostarsi sulla sostituzione in base a quanto è stato rimosso. Ci chiediamo quindi se per ogni albero eliminato verranno attuate le disposizioni del regolamento e cioè: ripristino totale con nuovi alberi; restauro in tempi ben definiti; con che tipologia di alberi verranno sostituiti quelli abbattuti. Considerata l’importanza e l’urgenza di questi temi, ci auguriamo che le risposte alle nostre domande sopra elencate, che sono quelle dei cittadini del nostro Comune, siano già soddisfatte e non tarderanno ad arrivare”.

«Auspichiamo inoltre che si apra un dialogo competente e di buon senso con le istituzioni, che sappia informare, coinvolgere e sensibilizzare tutti i cittadini perché – anche alla luce degli ultimi studi scientifici sul riscaldamento globale – riteniamo che sia necessario guardare ad un unico “interesse” che è quello verso l’ambiente in cui viviamo, puntando a: più verde (Ricordiamo a questo proposito che l’attuale legge sul verde introduce l’obbligo per i Comuni di piantare un albero per ogni nuovo nato). Nessuna cementificazione; zero consumo di suolo; riconversione di spazi cementizi inutilizzati in aree verdi (depavimentazione)”.