La domenica si festeggia il Beato Angelo Carletti, compatrono della città – .

La domenica si festeggia il Beato Angelo Carletti, compatrono della città – .
La domenica si festeggia il Beato Angelo Carletti, compatrono della città – .

Dipinto raffigurante il Beato Angelo Carletti. Sullo sfondo, a sinistra, il Santuario della Madonna degli Angeli

Secondo la tradizione offrì protezione alla popolazione cuneese contro l’assedio dei francesi deviando il fuoco dei cannoni puntati sulla città. Alla funzione era presente una rappresentanza ufficiale dell’Amministrazione Civica con gonfalone

Cuneo – Domenica 12 maggio ricorre la tradizionale solennità del Beato Angelo Carletti, compatrono della città. Tutti conoscono San Michele, il “patrono” ufficiale, che si festeggia il 29 settembre, ma pochi sanno chi sia questo “Beato” o “Compatrono”. Angelo Carletti, detto anche Angelo da Chivasso, nacque nella città torinese nel 1410. morì a Cuneo l’11 aprile 1495. È stato un francescano italiano, letterato e umanista, venerato come “beato” dalla Chiesa cattolica e viene ricordato ufficialmente l’11 aprile.

Dopo aver conseguito il dottorato in teologia morale presso l’Università di Bologna, Angelo Carletti si dedicò all’attività politica come senatore del Monferrato. Tuttavia, poco dopo i trent’anni entrò nell’ordine francescano ispirato dalle loro attività rivolte ai poveri. Nei suoi campi di interesse, in particolare nella teologia morale, pubblicò diversi testi, in cui esponeva la propria dottrina: fu tra i sostenitori della fondazione di banchi di pegno in favore dei poveri. Papa Sisto IV lo nominò commissario pontificio per alcune delicate missioni volte a consolidare la fede cristiana, per questo accettò l’incarico di predicare a favore della crociata contro i turchi che occupavano Otranto. Morì a Cuneo nel convento di Sant’Antonio, l’11 aprile 1495, all’età di circa 84 anni..

Secondo la tradizione, il Beato Angelo Carletti offrì protezione alla popolazione cuneese contro l’assedio dei francesi deviando il fuoco dei cannoni diretti contro la città. Villa Oldofredi Tadini conserva nella cappella settecentesca l’abito appartenuto al religioso.

Nel dipinto che lo raffigura, tiene nella mano destra la spada della Giustizia con i simboli della famiglia Carletti; con la mano sinistra alza la Summa Angelica, il libro che lo ha reso celebre nel campo della cultura. Sullo sfondo, a sinistra, la Chiesa della Madonna degli Angeli, dove riposa il suo corpo incorrotto; a destra, il Palazzo Santa Chiara di Chivasso, attuale sede del Municipio.

Domenica prossima 12 maggio alle ore 16.30 sarà celebrata una Santa Messa in suo onore presso il Santuario della Madonna degli Angeli. La celebrazione eucaristica sarà presieduta da Don Giovanni Falco. Interverrà con uno striscione una rappresentanza ufficiale dell’Amministrazione Civica.

 
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