Dopo 75 anni di onorato servizio, la libreria Paolina di Porta Venezia ha chiuso definitivamente i battenti. A nulla è valso l’incontro con il vescovo di Cremona, monsignor Antonio Napolioni. Gli impiegati hanno poi ricevuto l’inesorabile avviso di chiusura e licenziamento. Motivata dagli alti costi di gestione dei locali, del personale e dal drammatico calo delle vendite di carta stampata, la notizia fu comunque un fulmine a ciel sereno. Punto di riferimento del clero cremonese, il negozio di Porta Venezia distribuiva alle parrocchie volantini di messa “La Domenica”, messali e lezionari per i sacerdoti. Era il 15 dicembre 1949 quando le Figlie di San Paolo aprirono i battenti sotto la Galleria 25 Aprile, per poi trasferirsi nel 1958 nei locali oggi occupati dall’Ottica Monteverdi su segnalazione di Monsignor Boccazzi. Fondati da don Giacomo Alberone, servivano il Vangelo attraverso i mezzi della comunicazione sociale. “Essere nel mondo senza essere del mondo” diceva il fondatore. Oggi occupa i locali che un tempo furono la sede dell’Ag.2 della Banca Popolare. La crisi del settore dell’editoria sacra non si fa sentire solo a Cremona, sembra infatti che si stia pensando di chiudere anche altri punti vendita, soprattutto quelli gestiti da laici. Dal 2 aprile il negozio cremonese ha iniziato ad applicare sconti speciali su tutta la merce esposta fino al 4 maggio, data in cui la saracinesca è stata definitivamente abbassata. Insieme alla libreria Spotti, che ha chiuso i battenti poco più avanti ad aprile dopo 54 anni di onorato servizio, il mondo della lettura sembra ridurre sempre più i suoi punti di riferimento. Intanto in queste ore crescono le voci secondo cui è prevista la chiusura di un’altra libreria del centro. Tuttavia, non c’è ancora alcuna conferma.
libbre
