09 maggio 2024, 15:56
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PALERMO – Rinviato a processo l’ex sindaco di Giardinello Antonio De Lucal’ex maresciallo della guardia di finanza Giuseppe Ciuro e l’ufficiale di polizia municipale Corrado Lo Piccolo.
A partire dal prossimo 24 settembre dovranno difendersi dall’accusa di atto pubblico falso. L’attestazione secondo cui Ciuro abitava nel piccolo comune in provincia di Palermo era falsa.
Il maresciallo l’aveva fatto un debito di 200mila euro per spese processuali ed essere tenuto in carcere per la vicenda del “talpe” alla Procura di Palermo in cui è stato coinvolto e condannato anche l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro.
Poi Ciuro ha passato informazioni riservate sulle indagini in corso finito nelle orecchie del re Mida della sanità privata Michele Aiello, condannato per mafia.
Per evitare di pagare le spese avrebbe provato a sostenere di trovarsi in condizioni economiche difficili. COME? Fare documenti falsi, trasferire la residenza a Giardinello e la creazione di un nuovo nucleo familiare a reddito zero. In realtà non avrebbe mai vissuto nel villaggio.
I carabinieri della compagnia di Partinico hanno scoperto che la nuova casa data in comodato al finanziere apparteneva al padre del sindaco, che avrebbe aiutato Ciuro. Un vigile urbano ha confessato di aver effettivamente commesso un atto falso ma sotto la pressione del sindaco.
Durante gli interrogatori di garanzia i sospettati avevano negato le accuse. Non era successo nulla di illegale. Il sindaco ha affermato che è stata effettuata una manovra per colpirlo. L’ipotesi di corruzione era stata abbandonata prima del Riesame. Il giudice dell’udienza preliminare Paolo Magro li ha rinviati a giudizio.
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09 maggio 2024, 15:56
