MOSER, «OSS FUGA DALLE RESIDENZE? » – .

MOSER, «OSS FUGA DALLE RESIDENZE? » – .
MOSER, «OSS FUGA DALLE RESIDENZE? » – .

15:16 – giovedì 9 maggio 2024

(Il testo che segue è interamente tratto dalla nota stampa inviata all’Agenzia di Opinione) –

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Fenalt teme di scappare dalle case di riposo. L’APSS bandisce un concorso per Oss. Attratti dalle migliori condizioni contrattuali, gli operatori APSP cercheranno di sfruttare l’occasione. “L’ultima volta c’erano mille candidati” (Moser)

Il rischio, sempre paventato dalla Fenalt, di un esodo massiccio degli OSS dalle case di riposo per beneficiare delle migliori condizioni contrattuali offerte dall’Apss, sta per concretizzarsi: “Ieri – dice Roberto Moser, vicesegretario generale della Fenalt – l’Apss ha indetto un concorso per contratti a tempo indeterminato per gli operatori socio-sanitari. I 200 candidati che superano la preselezione vengono ammessi alle prove e possono scegliere tra 9 località (Trento, Rovereto, Pergine Valsugana, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles, Arco, Tione e Mezzolombardo).

Comprendiamo le esigenze delle strutture ospedaliere e apprezziamo il fatto che si svolgano concorsi, ma denunciamo l’intollerabile competizione contrattuale che contrappone Apss e Apsp e che si gioca a scapito delle persone più fragili. Il contratto sanitario Apss è visto come l’obiettivo per chi lavora nelle case di riposo, perché offre migliori condizioni retributive e un contesto professionale più dinamico”.

Da anni Fenalt chiede l’adozione di un contratto sanitario anche per le case di riposo e migliori condizioni organizzative e lavorative per arginare l’emorragia di personale: “Di questo passo, se non rendiamo più attrattivo il contratto Apsp – osserva Moser – tutte le buone intenzioni sulla riforma delle residenze per anziani rischiano di essere pie illusioni. Con l’inflazione che abbiamo vissuto, è naturale pensare che ci sarà una fuga verso condizioni economiche migliori. Basti pensare che all’ultimo concorso di questo tipo i candidati erano circa 1000 e l’80% proveniva da case di riposo. Di questi ne sono passati circa 500. Lo ribadiamo per essere chiari: Fenalt non è contraria alla concorrenza, tanto che organizza i corsi propedeutici, ma chiede alle istituzioni di equilibrare le condizioni contrattuali per non mettere in ulteriore difficoltà i rifugi”.

Con questo annuncio la disponibilità di personale nelle case di riposo è destinata a ridursi ulteriormente, peggiorando una situazione già critica. “È importante che l’opinione pubblica se ne renda conto – conclude Moser – perché parliamo di processi che toccano molte nostre famiglie su aspetti delicati come la fine della vita dei nostri cari”.

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Roberto Moser
Vice Segretario Generale Fenalt

 
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