MUSEO DEI CIECHI CON COPIE DI CAPOLAVORI CLASSICI
L’idea è geniale: considerare la cecità, quando si visita un museo, non più un vincolo o un handicap, ma un’opportunità per vivere una nuova esperienza sensoriale grazie alle opere d’arte. Così è nato Museo Omerodi Ancona, conosciuto in tutto il mondo e divenuto il caso più studiato di spazio espositivo per non vedenti.
Chi entra può toccare e accarezzare copie di capolavori classici (la Nike di Samotracia o la Venere di Milo), del Rinascimento (la Pietà di Michelangelo in resina e polvere di marmo), ma anche di artisti contemporanei e moderni come Michelangelo Pistoletto, Giorgio De Chirico e Arnaldo Pomodoro.
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MUSEO OMERO ANCONA
Il progetto è stato realizzato grazie alla straordinaria energia di Aldo Grassini83 anni, cieco dall’età di 6 anni a causa dell’esplosione di una bomba bellica, e sua moglie, Daniela Bottegoni, che è anche cieco. Nel tempo il Museo Omero è cresciuto a tal punto che sono arrivati anche visitatori ipovedenti, attratti dall’idea di poter toccare con mano i capolavori, anche se si tratta ancora di copie. Le persone normalmente vedenti possono visitare le sale del Museo Omero con gli occhi bendati, per attivare e stimolare la percezione degli altri sensi. L’esperienza di Ancora è stata studiata in diversi contesti internazionali, come format modello, per dare l’opportunità ai non vedenti di non sentirsi esclusi dal piacere e dalla fruizione dell’arte. Da qui le sue collaborazioni con il Louvre e anche con il Museo Archeologico del Cairo.
Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook del Museo Tattile Statale Omero
STORIE STRAORDINARIE DI CIECHI:
- Beatrice: autistica e ipovedente, disegna fumetti
- Stefano corre come il vento per non rassegnarsi agli impedimenti della cecità
- A scuola grazie al nonno adottivo. Ogni mattina accompagna un bambino cieco