questo scoraggia le aziende dall’investire nel nostro territorio – .

«Non voglio entrare in polemiche o battibecchi politici, non è nella mia natura. È triste però constatare che dopo mesi di dibattiti sulle ZES, presentazioni, convegni, progetti e attività previste o addirittura già avviate, ci ritroviamo a fare un clamoroso passo indietro che di fatto ci riporta al punto di partenza. Quando le Zone Speciali erano ancora un’idea o un contenitore vuoto”.
È quanto afferma il presidente di Sicindustria Palermo Giuseppe Russello, che aggiunge: «Ricordo a me stesso che nel mese di settembre, sulla scia dell’entusiasmo per il cambio di passo registrato, ho messo a disposizione i locali della mia azienda per ospitare un convegno in cui si è parlato di interventi concreti per riqualificare la zona industriale di Carini. Attenzione, non stiamo parlando di autostrade a tre corsie, ma di opere urgenti e necessarie che chiediamo da anni, poiché le aree potenzialmente utilizzabili per attrarre investimenti sono attualmente prive di servizi essenziali e caratterizzate da un’assoluta inadeguatezza delle infrastrutture. . In quell’occasione ci avevano assicurato che la gara si sarebbe svolta entro dicembre. Oggi, però, apprendiamo che questi lavori rischiano di essere ulteriormente rinviati o, peggio, di non iniziare affatto. Ripeto, a noi imprenditori non interessa che ci sia il marchio Zes o la bandiera di un partito politico, vorremmo solo vedere i cantieri aperti e il minimo di lavori necessari per poter dire che l’area in cui operiamo operare ha almeno le sembianze di un polo industriale e di servizi connessi.

Considerando che, come ci ha assicurato la Giunta regionale, le risorse ci sono, non capisco perché ci si ostina ad aspettare che la stazione appaltante sia operativa e che venga avviata la gara. Basterebbe revocare l’atto che ha affidato l’incarico alle Zes, istituendo una conferenza di servizi e affidando il ruolo di stazione appaltante all’Irsap.

A breve, tra l’altro, verrà approvato il nuovo listino regionale e i progetti dovranno necessariamente subire una rimodulazione al ribasso. Ogni mese perso tra battibecchi e modifiche normative a volte incomprensibili, visto che le Ze avevano cominciato a muoversi e a portare risultati, è un danno enorme per il territorio e per le imprese che si ostinano a investire a queste latitudini. E il rischio, purtroppo, è che mentre il medico (la politica) discute o studia come cambiare anche le cose che funzionano, il paziente (in questo caso le imprese) se ne vada. Nella migliore delle ipotesi, investire altrove”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Premi Nonni 2.0. Tra i vincitori anche Vittoria Randazzo – .
NEXT Fedez-Iovino, cosa c’è dietro la lite? Spingendo e lanciando bicchieri, ecco chi c’era al The Club di Milano. Il rapper è ora indagato