Vietato il commercio di steroidi, stimolanti e un potente mix contro l’impotenza • newsrimini.it – .

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Steroidi anabolizzanti, stimolanti, anoressici e rimedi fai da te per la disfunzione erettile, come un mix molto potente di Viagra e Cialis. Tutti i prodotti dopanti per gonfiare i muscoli, alterare le prestazioni e ottenere prestazioni migliori scorciatoie pericolose per la salute. È stata la Procura della Repubblica di Rimini, nella persona dell’avv sostituto procuratore Davide Ercolania dirigere l’indagine del NAS di Roma, che ha visto anche la collaborazione della Gendarmeria. Undici misure cautelari emesse dal gip di Rimini, Vinicio Cantarini, di cui tre in carcere. Si tratta dell’ex bodybuilder sammarinese Manuel Grandoni, 37 anni, della moglie Beatrice Astolfi, 31 anni, italiana ma residente su Titano, e di un altro sammarinese, Marco Giannoni, 43 anni. Tra gli indagati, tra cui anche due riminesi di 50 e 33 anni, ci sono professionisti del mondo del fitness (in particolare del bodybuilding) e della nutrizione, gestori di palestre ed esercizi commerciali specializzati in integratori alimentari.

I reati sono variamente quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, comprese quelle a effetto stupefacente (soprattutto nandrolone, uno steroide anabolizzante), importazione dall’estero di sostanze nocive alla salute pubblica e autoriciclaggio. Il sequestro di prodotti dopanti è stato enorme.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le materie prime venivano importate dalla Cina, raccolte in un punto di consegna a Rimini e poi trasferite a San Marino, dove venivano miscelate e vendute. Quando nel giugno 2021, a seguito di una segnalazione dell’Agenzia delle Dogane, venne individuato dai Carabinieri di Rimini un carico contenente ingenti quantità di sostanze anabolizzanti, i principali indagati decisero di trasferire il laboratorio clandestino in un edificio situato nelle campagne salernitane. Sul Titano, invece, i prodotti erano depositati in un magazzino a Chiesanuova. La clientela era piccola e affezionata e gli ordini arrivavano tramite WhatsApp e Telegram oppure attraverso piattaforme web dedicate, sulle quali era possibile scegliere i vari prodotti.

 
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