14:11 – giovedì 9 maggio 2024
(Il testo che segue è interamente tratto dalla nota stampa inviata all’Agenzia di Opinione) –
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Si colga il vento del cambiamento anche in Alto Adige per riuscire a riconciliarsi con il passato, che nella giornata che commemora le vittime del terrorismo a livello nazionale significa riconoscere il sacrificio di chi ha pagato con la vita il radicalismo ideologico e secessionista tentazioni si sono verificate al confine con il Brennero con oltre 500 attentati e oltre 20 morti.
In provincia di Bolzano non esiste ancora un luogo specificatamente dedicato a chi è stato colpito negli attentati anti-italiani, colpito da schegge di mine antiuomo o da raffiche di armi leggere. Questa è la storia che va ricucita con quella che ha portato all’autonomia: queste vittime sono state innocenti ma allo stesso tempo inutili perché la strada indicata dalla Repubblica italiana portava la democrazia già verso la riconciliazione.
Oggi quelle vittime non meritano l’oblio ma il giusto riconoscimento morale perché possono essere considerate i solidi mattoni su cui si fonda oggi la convivenza. Ma devono essere riconosciuti da tutti i partiti, il loro martirio è stato per la Repubblica Italiana ma l’autonomia oggi deve essere deferente e grata a loro, soprattutto a loro.
Ci aspettiamo finalmente una parola chiara da tutte le istituzioni locali, non solo da chi lo ha sempre fatto come noi di Fratelli D’Italia. È un passaggio obbligato nel quale crediamo perché crediamo nel profondo vento di cambiamento che sta accompagnando il nuovo corso in Alto Adige.
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On. Alessandro Urzi
Coordinatore regionale di Fratelli D’Italia
