I NEET, acronimo di Not in education, Employment or Training, sono giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano perché disoccupati o inattivi, né partecipano a corsi di istruzione o formazione professionale. I dati sui NEET provengono dall’indagine campionaria sulla forza lavoro condotta annualmente dall’Istat.
L’interpretazione di questi dati richiede particolare cautela sia per la maggiore imprecisione statistica dei risultati provinciali dell’indagine campionaria, sia per la natura transitoria che talvolta caratterizza la condizione NEET, che spesso costituisce un aspetto fisiologico del periodo di transizione tra scuola e lavoro o tra un lavoro e l’altro.
In media per l’anno 2023, secondo gli ultimi microdati provinciali Istat forniti da Unioncamere Lombardia, i NEET bergamaschi nella fascia di età 15-29 anni sono complessivamente 19.584 con un’incidenza sul totale della popolazione della stessa fascia di età dell’11,3% . . Il tasso totale di NEET a Bergamo è leggermente superiore a quello regionale (10,6%) e significativamente inferiore alla media nazionale (16,1%), che risente dell’elevato tasso del Sud (27,9%).
Osservando l’andamento del tasso complessivo dei NEET bergamaschi nel periodo compreso tra il 2021 e il 2023 1 si può notare un trend decrescente. Il calo maggiore si registra tra il 2021 e il 2022 con un calo di 3,5 punti percentuali. La stessa tendenza si riscontra anche in Lombardia e in Italia. Il dato regionale, che fino al 2022 era superiore a quello provinciale, scende invece nel 2023, riportando un valore inferiore a quello provinciale.
Grafico 1 – Tasso NEET totale, 15-29 anni, Bergamo, Lombardia e Italia, 2021-2023. Elaborazioni su dati Istat.
LA COMPONENTE MASCHILE E FEMMINILE
Il tasso di NEET maschile si attesta all’8,5%, inferiore a quello della Lombardia (8,9%) e molto lontano dal valore nazionale (14,4%). Negli ultimi tre anni il tasso ha avuto un trend decrescente. Nello specifico, i NEET maschi hanno subito il calo maggiore tra il 2021 e il 2022, segnalando una variazione nel numero dei NEET pari al -19,9%. Il calo è poi proseguito nel 2023, con una variazione meno negativa, pari al -10,3% rispetto all’anno precedente.
Grafico 2 – Tasso di Neet maschili, 15-29 anni, Bergamo, Lombardia e Italia, 2021-2023. Elaborazioni su dati Istat.
Il tasso di NEET femminile è pari al 14,3%. L’incidenza delle donne NEET è di quasi due punti percentuali superiore a quella della Lombardia (12,5%) ma è significativamente inferiore a quella dell’Italia (17,8%). Nel triennio il tasso di NEET femminile ha osservato un trend decrescente. Guardando ai valori assoluti, il calo maggiore si è verificato tra il 2021 e il 2022 con un -21,0% in meno di donne NEET. L’anno successivo, invece, la variazione percentuale è stata meno negativa (-11,3%).
Grafico 3 – Tasso di NEET femminili, 15-29 anni, Bergamo, Lombardia e Italia, 2021-2023. Elaborazioni su dati Istat.
Rispetto all’incidenza percentuale dei NEET per genere, nel 2023 le donne rappresentano il 61% della popolazione NEET tra i 15 e i 29 anni mentre gli uomini rappresentano il 39%.
Grafico 4 – Incidenza percentuale dei NEET (15-29 anni) suddivisi per genere, Bergamo, 2021-2023. Elaborazione su dati Istat
IL CONFRONTO TRA LE REGIONI
Rispetto alle altre regioni italiane, la Lombardia con un tasso di NEET complessivo pari al 10,6% è in quinta posizione a pari merito con le Marche, dopo le province autonome di Bolzano (8%) e Trento (9,7%), Valle d’Aosta (9,9 %), Umbria e Veneto, a pari merito con il 10,5%. Rispetto alle regioni più industrializzate del Nord-Ovest e del Nord-Est, ovvero Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, la Lombardia presenta il secondo valore più basso dopo il Veneto (10,5%). Seguono l’Emilia-Romagna (11,0%) e il Piemonte (11,7%).
Nell’arco temporale compreso tra il 2018 e il 20232 si può osservare che in tutte e quattro le regioni analizzate il tasso di NEET complessivo ha avuto un andamento decrescente, raggiungendo il valore minimo nell’ultimo anno, dopo il picco raggiunto negli anni della pandemia.
Grafico 5 – Tasso NEET totale, 15-29 anni, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Italia, 2018-2023. Elaborazioni su dati Istat.
Rispetto al tasso di NEET maschile, la Lombardia si colloca al terzo posto per il valore più basso, dopo Veneto (7,8%) ed Emilia-Romagna (8,1%). Il tasso di NEET femminili in Lombardia è il più basso. Seguono Veneto (13,4%), Piemonte (13,5%) ed Emilia-Romagna (14,1%).
IL CONTESTO EUROPEO
Confrontando i dati nazionali con quelli dell’Unione Europea emerge un chiaro divario. Nel 2023, infatti, il tasso medio europeo di NEET 3 è pari all’11,2% contro il 16,1% italiano, che è il secondo valore più alto nell’UE dopo la Romania. Con riferimento ai 20 Paesi compresi nell’Area Euro, invece, il tasso totale di NEET è pari all’11,3%, sostanzialmente pari alla media UE. Bergamo (11,3%) e Lombardia (10,6%) registrano valori inferiori alla media nazionale e in linea con quella europea.
Grafico 6 – Tasso totale di NEET nell’UE (27 paesi), 15-29 anni, 2023. Basato su dati Eurostat.
Il tasso NEET maschile nella media UE per il 2023 è del 10,1%. L’Italia (14,4%) ha il secondo tasso di incidenza più alto di NEET maschi nell’UE dopo la Grecia (14,6%). Bergamo e Lombardia, invece, riportano valori inferiori alla media europea.
Grafico 7 – Tasso di NEET maschili nell’UE (27 paesi), 15-29 anni, 2023. Basato su dati Eurostat.
Nello stesso anno, l’UE ha registrato un tasso di NEET femminile pari al 12,5%. L’Italia (17,8%) è il secondo Paese UE con il più alto tasso di donne NEET dopo la Romania, che però ha un
valore molto più alto (24,8%). Il tasso di NEET femminili in provincia di Bergamo (14,3%) è inferiore alla media nazionale ma superiore a quella europea. Il dato regionale è invece allineato
quello europeo.
Grafico 8 – Tasso NEET femminile nell’UE (27 paesi), 15-29 anni, 2023. Basato su dati Eurostat.
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