indagini sulla truffa – .

Pensioni pagate con soldi finti. Le banconote false sarebbero state distribuite dall’ufficio postale di Sperone. A scoprire il caso è stato un anziano che, dopo aver ritirato il denaro, si è recato presso alcuni esercizi commerciali della zona dove ha effettuato i pagamenti. Ecco la sorpresa: uno dei negozianti ha notato qualcosa di strano. La macchinetta ha confermato i sospetti: soldi falsi.

Il pensionato, a quel punto in preda al panico, ha voluto verificare la pensione riscossa di circa mille euro. Le 50 banconote sono risultate tutte false. Amara sorpresa e delusione, nonostante ciò ha immediatamente sporto denuncia. Ad avviare le indagini sono stati i Carabinieri della stazione di Avella insieme ai colleghi della compagnia di Baiano. E ieri mattina si sono recati all’ufficio postale di Sperone per i controlli. Massima disponibilità da parte del personale della filiale di Poste Italiane (estraneo ai fatti). Anche Poste Italiane ha avviato un’indagine interna.

Al vaglio la posizione di un dipendente che da qualche anno lavora presso la sede di Sperone. Il dipendente che avrebbe pagato la pensione all’anziano – per la propria tutela ma anche per quella degli altri dipendenti e finché la vicenda non sarà chiarita – è stato spostato con decisione dell’ufficio “Risorse Umane” di Poste Italiane dallo sportello a gli uffici interni della sede di Avellino. Contestualmente sono state revocate le credenziali di accesso al sistema per effettuare operazioni con il pubblico. Al momento non è stato adottato alcun provvedimento penale nei suoi confronti. La polizia sta accertando le eventuali responsabilità, non facili da dimostrare poiché l’anziano non si è accorto subito della presunta truffa e, solo successivamente, ha denunciato di aver ricevuto banconote false per riscuotere la sua già esigua pensione.

La polizia cercherà di trovare prove anche grazie alle immagini di videosorveglianza installate all’interno dell’ufficio postale. Le banconote false consegnate alla vittima al momento del ritiro della pensione sono state sequestrate. Si tratta di tagli da 50 euro. Le banconote verranno analizzate da Sezione Operativa di Napoli del Comando Anticontraffazione dei Carabinieri. Il caso ha allarmato gli anziani di Sperone che nei giorni scorsi sono andati a ritirare la pensione. Molti si sono rivolti all’ufficio postale per chiedere chiarimenti ed essere rassicurati. Per ora l’anziano sembra essere l’unica vittima. Non è da escludere che altri possano scoprire nelle prossime ore di essere stati truffati e quindi sporgere denuncia.

La polizia ha ascoltato i dipendenti dell’ufficio Sperone e raccolto elementi utili per l’attività investigativa. Sono in corso anche ulteriori accertamenti per accertare se, oltre ai soldi per pagare le pensioni, siano state consegnate banconote false ad altri utenti che avrebbero effettuato prelievi allo sportello. Inoltre, è soggetto a verifica anche il coinvolgimento di persone esterne all’ufficio postale. Allo stesso tempo si sta lavorando per risalire alla tipografia che ha prodotto le banconote incriminate. Banconote realizzate con precisione superlativa, tanto da eludere i sistemi anticontraffazione. Nonostante le indagini dei Carabinieri, Poste Italiane vuole vedere le cose con chiarezza e andare a fondo della questione.

Da qualche giorno sono emersi comportamenti scorretti che hanno richiesto l’attenzione dei vertici aziendali. Il trasferimento del dipendente presso le sedi centrali dell’ Avellino e al tempo stesso la revoca delle credenziali di accesso al sistema per effettuare operazioni verso il pubblico rappresenta un’azione di tutela per tutti, compreso il destinatario del provvedimento, affinché possa svolgere ogni attività nella massima serenità. Nell’intero quartiere baianese tutti ormai temono di avere soldi falsi in tasca o in cassa. Si è generata una psicosi, anche giustificata, che ha allarmato cittadini e imprese.

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La mattina

 
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