Al Rotary si esploreranno le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale – .

Al Rotary si esploreranno le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale – .
Al Rotary si esploreranno le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale – .

BADIA POLESINE (Rovigo) – Martedì 7 maggio, il Rotary club Badia-Lendinara-Altopolesine ha ospitato Gaudenzio Meneghesso, professore ordinario di Ingegneria Elettronica presso l’Università di Padova. Il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Unipd è arrivato all’Emporio Borsari invitato dal presidente del club, Stefania Turazzi, per parlare di uno dei temi caldi più discussi e attuali: “Intelligenza artificiale, opportunità o problema?”.

La serata, che si è aperta con la firma di un nuovo socio rotariano, ha registrato l’annuncio fatto dal segretario del club, Franco Gobbidella nomina di Stefania Turazzi come assistente del governatore Gianni Albertinoli per l’annata 2025/26. Stefania seguirà la zona quattro del Polesine.

Il presidente, introducendo l’ospite, ha spiegato come è nata l’idea della serata con Meneghesso: “L’argomento mi è stato suggerito dall’incontro con l’ingegnere. Paolo Benanti (frate), unico italiano accreditato all’ONU sul tema “algorico” in questione L’Intelligenza artificiale”.

I cerimoniali rotariani proposti dal prefetto sono esauriti Fabio Baratella e il presidente entrante Remo SaggioroNella clubhouse calò un attento silenzio.

Menegesso ha subito affrontato il tema dell’intelligenza “generativa” (nata dagli algoritmi) capace di generare testi, immagini o altri media nella creazione di nuovi contenuti spinti al limite della prevedibilità. Concentrando l’attenzione sulle applicazioni in campo sanitario, “…un ambiente in cui l’intelligenza artificiale può fornire risultati sorprendenti“, il professore ha esplorato il potenziale rivoluzionario dell’intelligenza artificiale nell’imitare l’intelligenza umana, ricordando però che”la macchina non pensa e non ha coscienza”.

Per questo motivo il computer, definito dal professore come “…il più grande “musso” di questo mondo” (nel senso che è bravo e lavora velocemente senza stancarsi), resta al centro di grandi promesse ma anche di grandi problemi etici e legali. L’esempio classico è quello derivante dall’utilizzo dei taxi a guida autonoma a San Francisco. La riduzione del tasso di infortuni del 99% non ha risolto il problema della responsabilità nei casi mortali residui, sollevando enormi questioni legali e assicurative. Gli esempi sarebbero sprecati, per questo il dibattito è più acceso che mai ma la soluzione, secondo Meneghesso, non può che risiedere nella completezza delle istruzioni all’AI”Siamo di fronte ad un cambiamento epocale e, come sempre, c’è resistenza alla novità – reclamato – ma i vantaggi sono tanti”.

Il punto chiave restano le decisioni. “In questo senso il machine learning sarà fondamentale. Si tratta di un’operazione estremamente complessa che, grazie all’utilizzo di CPU parallele, può consentire la soluzione di potenziali errori e la gestione delle variabili”.

Inutile dire che il professore è ottimista sul futuro dell’IA, che è di per sé neutrale; semmai, i rischi risiedono nell’uso umano. “Tuttavia – ha ricordato ancora – all’invenzione della lampadina, tutti credevano che non avrebbe avuto successo e lo stesso valeva per le automobili che, per la maggior parte, non avrebbero mai sostituito il cavallo nella locomozione”.

Gaudenzio Meneghesso, approfondendo il ruolo trasformativo dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico nel settore sanitario, ha esplorato le straordinarie opportunità e soluzioni che queste tecnologie presentano. Per l’ottimizzazione però aiuta condividere la conoscenza.Occorre trovare figure intermedie tra la medicina, l’informatica e la bioingegneria che permettono alle diverse competenze di comunicare“, fu la sua conclusione.

La presenza in sala di medici, insegnanti, avvocati e ingegneri ha acceso un vivace dibattito sui limiti umani, sul ruolo della formazione, sulla complessità normativa, sulle possibili ingerenze economiche e lobbistiche con discussioni che hanno rinviato a tarda ora la conclusione della serata.

Ugo Mariano Brasioli

 
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