Appello, Ravenna continua a crederci. Playoff, le partite di domenica sono in bilico – .

Appello, Ravenna continua a crederci. Playoff, le partite di domenica sono in bilico – .
Appello, Ravenna continua a crederci. Playoff, le partite di domenica sono in bilico – .

“Le istanze cautelari respinte”. Ieri sera, a firma del presidente Vito Branca, il Collegio di Garanzia del Coni Sport ha riconosciuto la delicatezza della questione, rilevando che “le questioni sottoposte al vaglio del Collegio non riguardano questioni di diritto e di legittimità di immediato esame o di soluzione pacifica. Per questo motivo la controversia deve essere trattata garantendo il pieno contraddittorio di tutte le parti e, di conseguenza, la piena cognizione di merito della stessa”.

Morale: il ricorso di Forlì è fondato, ma va approfondito. Va ricordato che la federazione del presidente Gianfranco Cappelli si è vista vedere respinta per due volte dai giudici della FIGC la richiesta di vittoria a tavolino nella partita persa 2-1 contro il Carpi, a causa dell’utilizzo del giocatore Cecotti da parte del club emiliano, che non avrebbe voluto hanno scontato una giornata di squalifica. Secondo l’interpretazione degli avvocati di Forlì e Ravenna, il presidente del Consiglio di Garanzia del Coni, non potendo decidere autonomamente data la delicatezza della situazione, ha invitato la Lega Nazionale Dilettanti a prenderne atto, dopo aver fissato le udienza, che sarà nel merito. E, per entrare nel merito, occorre un controinterrogatorio.

L’udienza sarà fissata oggi e, sempre secondo l’interpretazione della ‘parte offesa’, obbligherà la stessa NLD – nello specifico il dipartimento interregionale che ‘governa’ la serie D – a bloccare l’attività concorrenziale, anche per evitare di dover adottare , successivamente, decisioni ancora più invasive. Se così fosse, cioè se la LND sospendesse davvero l’attività agonistica della ‘post season’ del girone D, si tratterebbe ovviamente di un primo passo. Ma in realtà sarebbe un passo da gigante, se consideriamo che la Federcalcio aveva respinto il ricorso di Forlì, come detto, sia in 1° che in 2° grado. Tutte le parti sono rimaste in silenzio e non hanno commentato. La situazione, oltretutto, è diventata molto delicata. Non tanto per i playoff, ma per la promozione in Serie C. Il Carpi ha già festeggiato il ritorno tra i professionisti. Ravenna pianse. Forlì lo ha messo sul piano dell’orgoglio. Se dovesse andare come sperano i due club romagnoli, oggi più che mai ‘amici-nemici’, verrebbe evocato un precedente risalente al 1987 quando – ancora nel girone D di Serie D – il San Marino, allenato all’epoca da Lele Lucchi Il Cesena, dopo aver ampiamente festeggiato con tutte le autorità della Repubblica la storica promozione in C2, venne deriso poche settimane dopo dalla sentenza del Caf, che permise al Riccione di scavalcare i titani e ottenere il salto tra i professionisti.

 
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