7 nuovi comuni e oltre 7.500 immobili collegati – .

Si conclude il primo trimestre del 2024 con altre 7 nuove zone del Trentino servite dalla rete pubblica in fibra ottica.

È disponibile la connessione ultraveloce in sette comuni trentini – Andalo, Civezzano, Dimaro Folgarida, Mezzocorona, Palù del Fersina, Rumo e Segonzano – per un totale di circa 7.526 unità immobiliari collegabili (abitazioni, uffici e aziende).

Il totale dei comuni in cui la rete pubblica è disponibile per la vendita salgono così a 152 per un totale di 280mila residenti trentini. L’infrastruttura era avviato grazie al bando nazionale Infratel mentre in Trentino l’attività è stata affidata a Open Fiber, che opera in sinergia con la Provincia autonoma di Trento e la società di sistema Trentino Digitale.

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Per iniziare a navigare ad alta velocità, gli utenti dei nuovi Comuni dovranno richiedere l’attivazione del servizio, seguendo un processo tanto semplice quanto preciso: verificare l’effettiva copertura del proprio indirizzo, scegliere uno degli operatori disponibili e il relativo piano tariffario, inviare la richiesta di attivazione.

Il progetto Bul non copre, salvo alcune frazioni residue, le aree a mercato nero, ovvero i cinque comuni più grandi del Trentino (Trento, Rovereto, Riva, Arco e Pergine, circa 216mila abitanti), dove gli operatori privati ​​delle telecomunicazioni hanno creato il rete e servizio di connessione in fibra di propria iniziativa a beneficio delle famiglie e delle imprese.

Il progetto Bul (banda ultra larga) era finalizzati a ridurre il digital divide nelle aree bianche o periferiche rispetto ai centri urbani e per garantire la connettività in fibra ottica (Ftth o Fiber To The Home), la migliore attualmente disponibile sul mercato in termini di velocità e stabilità.

In Trentino Open Fiber è la società che si è aggiudicata i bandi pubblici di Infratel e sta lavorando alla realizzazione di reti ultraveloci, grazie anche alla sinergia con Trentino Digitale per l’utilizzo di alcune infrastrutture (cavidotti e nodi di rete).

Solo una percentuale minoritaria delle connessioni, soprattutto per le abitazioni sparse in aree ancora più decentrate e difficilmente raggiungibili con la fibra ottica, viene realizzata da Open Fiber utilizzando la tecnologia radio (Fwa o Fixed Wireless Access).

Di seguito riportiamo il dettaglio delle nuove unità abitative raggiunte tra febbraio e aprile 2024: Andalo (299 unità immobiliari), Civezzano (2.018), Dimaro Folgarida (958), Mezzocorona (3.078), Palù del Fersina (99), Rumo (108) e Segonzano (966).

Grazie ai sette nuovi Comuni, la rete pubblica in fibra ottica copre 152 dei 166 Comuni trentini in modalità Ftth e Fwa: per la precisione sono 149 i Comuni disponibili per la vendita in Ftth (fibra ottica fino a casa). Complessivamente sono poco meno di 280mila gli utenti trentini delle zone periferiche che possono richiedere subito l’attivazione della connettività ultraveloce.

Nella provincia autonoma di Trento il valore del progetto, finanziato con fondi pubblici, ammonta a a 72 milioni di euro. La nuova rete resterà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber ne curerà la gestione e la manutenzione per i prossimi vent’anni. Gran parte della rete in fibra ottica di Open Fiber passa attraverso l’infrastruttura (ad esempio cavidotti) che negli ultimi anni Trentino Digitale ha tempestivamente allestito su gran parte del territorio provinciale.

Come attivare il servizio fibra ottica nelle aree bianche/periferiche.

Trentino Digitale ha realizzato il sito www.trentinoinrete.it che raccoglie nel dettaglio tutte le informazioni sulla diffusione della fibra ottica sull’intero territorio provinciale e sulle modalità di attivazione del servizio.

Per quanto riguarda il Progetto Bul, ricordiamo che Open Fiber è un operatore “wholesale only”: non vende servizi di fibra ottica direttamente al cliente finale (residenti o imprese), ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo le infrastrutture creato in tutti gli operatori di telecomunicazioni autorizzati.

Per richiedere un servizio di navigazione ultraveloce, i cittadini e le aziende delle zone bianche devono prima verificare la copertura del proprio numero civico: questo può essere fatto sul sito di Open Fiber inserendo l’indirizzo a questo link: https://openfiber.it /verifica-copertura.

Se l’indirizzo è collegato il sistema presenta l’elenco degli operatori accreditati ad operare in quell’area. L’utente potrà quindi scegliere uno degli operatori indicati, contattarlo per verificare la sua effettiva disponibilità ad attivare il servizio (che dipende dalle sue politiche commerciali) e inviare la richiesta, chiedendo se sono previsti scavi o eventuali costi di attivazione.

L’operatore, infatti, ha anche il compito di realizzare il collegamento tra la fibra ottica ben posizionata da Open Fiber in prossimità dell’edificio e l’edificio stesso, realizzando l’ultimo tratto necessario per collegare alla rete l’unità immobiliare o produttiva.

Una volta realizzato il collegamento tra la casa e il pozzo e firmato il contratto con il gestore, il processo è concluso e l’utente potrà beneficiare di una velocità di connessione ottimale fino a 1 Gbit/s. Se il numero civico non è collegato, ma quelli vicini lo sono, è sufficiente inviare una segnalazione tramite il sito di Open Fiber al link https://openfiber.it/contattaci/, poiché i database sono in costante aggiornamento.

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