Coltivazione del tabacco e investimenti in Umbria. Intervista a Cesare Trippella, Responsabile Leaf EU Philip Morris Italia – .

A quanto ammontano e dove sono concentrati gli investimenti delle PMI in Italia e in Umbria?

La nostra azienda vanta una filiera integrata in Italia da un capo all’altro che parte dalla coltivazione del tabacco e si conclude con i servizi post vendita al consumatore e con la gestione del prodotto a fine vita, passando per le lavorazioni d’eccellenza legate a prodotti innovativi.

Solo nel settore agricolo, in oltre vent’anni abbiamo supportato più di 1000 aziende del tabacco in Campania, Lazio, Umbria e Veneto, sviluppando un modello innovativo di coltivazione del tabacco senza intermediari, con investimenti che nel 2027 raggiungeranno complessivamente circa 2,00 5 miliardi di euro. Nel settore industriale, invece, abbiamo realizzato a Crespellano, in provincia di Bologna, la prima fabbrica al mondo di innovativi bastoncini di tabacco senza combustione, frutto di investimenti di oltre 1,5 miliardi di euro.

L’Umbria, Paese dalla storica tradizione coltivatrice di tabacco, si inserisce in questo contesto giocando un ruolo da protagonista. Nella Regione, infatti, lavorano oltre 9mila lavoratori della nostra filiera agricola, oltre ad ospitare un ufficio di PMI che ogni anno acquista circa il 40% della produzione regionale di tabacco, attivando un circuito economico virtuoso che genera occupazione per migliaia di lavoratori in i vari settori dell’economia.

Inoltre, a Bastia Umbra c’è l’European Leaf Warehousing Center, il primo centro di stoccaggio del tabacco destinato ai principali siti produttivi europei, mentre a Terni è stato recentemente costruito il Philip Morris DISC Umbria, l’avanzato centro di assistenza digitale dedicato ai consumatori Italiani di prodotti senza combustione, per un investimento di circa 30 milioni di euro e un impatto occupazionale di circa 150 posti di lavoro.

Quali sono i partenariati strategici delle PMI in Italia?

Tra i diversi partner strategici di Philip Morris in Italia, merita particolare menzione Coldiretti, la cui collaborazione pluriennale ha agevolato – tra le numerose attività condivise – la stipula e i successivi rinnovi dell’accordo quadro con il Ministero delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ( MASAF) attraverso il quale la nostra azienda si impegna fino al 2027 ad acquistare circa il 50% della produzione totale di tabacco greggio italiano, investendo nella sostenibilità dell’intera filiera del tabacco.

Si tratta di un accordo da 500 milioni di euro per 5 anni consecutivi, riconosciuto come best practice a livello nazionale, europeo e internazionale, che garantisce sostenibilità economica alle imprese agricole coinvolte, nonché la possibilità di attuare una pianificazione strategica di medio-lungo termine, con investimenti mirati alla tutela dell’ambiente, alla transizione digitale e alla formazione dei giovani agricoltori.

A testimonianza del valore apportato dagli accordi di filiera, una recente analisi del centro studi Divulga ha evidenziato come tali accordi permettano una visione di medio-lungo termine per le aziende agricole coinvolte nell’accordo. Essendo l’unico produttore che acquista tabacco senza alcuna intermediazione e coprendo l’intera filiera dal coltivatore al consumatore, Philip Morris Italia rappresenta un esempio di eccellenza in Italia e nel mondo, preso a modello non solo nel settore del tabacco, ma anche da altre filiere. Ad oggi Philip Morris acquista entrambe le varietà, guarito dall’influenzaEBurleynelle regioni Veneto, Umbria, Toscana e Campania, sostenendo la massa critica delle imprese di trasformazione italiane e continuando ad essere stimolo per l’intero settore, insieme a Coldiretti.

Philip Morris continua a lavorare per il futuro per garantire la sostenibilità economica del settore, con l’intenzione di rinnovare gli accordi con Coldiretti e MASAF anche dopo il 2027 e sviluppare altri possibili investimenti sul territorio per rafforzare la strategia aziendale.

Quali sono i progetti di sostenibilità di Philip Morris in Italia?

Prestiamo particolare attenzione alla sostenibilità delle nostre attività, tanto da renderle un asset strategico che coinvolge tutta la nostra catena del valore italiana. Non parliamo solo di sostenibilità ambientale, che ci vede coinvolti tra le iniziative più importanti nell’attuazione di strategie per la decarbonizzazione delle attività produttive e l’efficienza idrica nei settori agricolo e industriale. Parliamo anche e soprattutto di attività di sostenibilità sociale, volte a promuovere il territorio e le oltre 41mila persone che fanno parte della nostra filiera. È in questo contesto che – oltre al già citato Accordo quadro di filiera – si inseriscono le Buone Pratiche Agricole (GAP) e le Buone Pratiche del Lavoro (ALP), queste ultime tutelando ambiti relativi a retribuzioni e orari di lavoro, parità di trattamento, sicurezza, libertà di associazione e rispetto della legge, il tutto finalizzato a creare condizioni di lavoro eque e sicure nelle aziende agricole da cui acquistiamo il tabacco. Non è l’unica iniziativa dalla forte valenza sociale: il bando per l’innovazione “Be Leaf” è finalizzato ad accelerare l’implementazione di tecnologie per aumentare l’efficienza e la sostenibilità della filiera del tabacco, mentre il programma “Digital Farmer” è rivolto ai giovani agricoltori con l’obiettivo di agevolare il ricambio generazionale attraverso l’innovazione digitale e gestionale.

Sempre in ambito formativo, ma con particolare attenzione al territorio umbro, nel novembre 2023 abbiamo promosso e finanziato in collaborazione con l’Università di Perugia, una borsa di dottorato dedicata ai processi di progettazione in co-progettazione, tra imprese e istituzioni profit e non profit , per una maggiore equità e sicurezza nelle condizioni di lavoro, nonché la valutazione socioeconomica di un modello di inclusione dei lavoratori svantaggiati o disabili nella filiera del tabacco. L’ultimo progetto formativo che ha coinvolto il territorio è un progetto dedicato ai docenti delle scuole superiori e degli ITS dell’Umbria partito a maggio: si tratta di “Educazione tecnologica e consapevolezza digitale”, un ciclo di seminari formativi su agricoltura e industria 4.0 e le ultime tecnologie innovative realizzato in collaborazione con ITS Academy Umbria. La sessione sull’agricoltura 4.0 si svolgerà presso il Leaf Innovation HUB di PM Italia in Umbria.

In un contesto più strettamente ambientale e al fine di tutelare la biodiversità degli ecosistemi che ricadono nei territori produttivi della nostra catena del valore, invece, promuoviamo iniziative come la riqualificazione e la valorizzazione delle aree naturali attraverso un approccio partecipativo e con il coinvolgimento di stakeholder locali. L’ultima ha coinvolto il Parco della Valle del Menagone nel comune di Bovolone, in provincia di Verona, una delle principali aree di produzione del tabacco della nostra filiera.

Un discorso a parte merita infine “REC – Recycling for Circular Economy”, un progetto di riciclo totalmente dedicato ai rifiuti dei nostri scaldatabacco IQOS e Lil che punta a riciclare fino a 500mila rifiuti di dispositivi entro il 2024, con un obiettivo di recupero in media di oltre l’80% delle materie prime presenti nei dispositivi, tra cui materiali plastici e metallici, magneti, batterie agli ioni di litio e circuiti. Lo abbiamo lanciato qualche mese fa con grande entusiasmo, nella convinzione che chiuda un cerchio, permettendoci di portare ulteriore valore aggiunto al territorio.

Redazione dell’Agenzia di Stampa Italiana – Umbria Notizie We

*ASI ringrazia Philip Morris Italia per l’intervista e le foto rilasciate al nostro giornale.

 
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