quasi duemila casi, c’è l’ambulatorio dell’Asl – .

IL 16 maggio è celebrato Giornata Mondiale della Celiachia. Al Padiglione Vinci dell’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto è attiva da settembre 2023 clinica integrata per la diagnosi di questa patologia e la cura di adulti e bambini. La celiachia è una di queste malattia infiammatoria cronica a causa di una reazione del corpo all’assunzione di glutine; è molto frequente a livello globale – si stima un caso ogni 100 abitanti – ma ancora sottodiagnosticato. La diagnosi precoce è essenziale perché consente un’adeguata gestione e, quindi, la prevenzione delle complicanze.

La squadra diClinica celiacache appartiene all’unità di Gastroenterologia e a quello di Pediatria dell’ospedale di Taranto, è composto da gastroenterologa Valeria Corvaceper gli adulti, andiamo i pediatri Valerio Cecinati ed Emilio Sancesarioper i bambini, assistiti da personale infermieristico specializzato e dal medico Antonella Spedicato, nutrizionistache opera grazie ad una convenzione con laAssociazione Italiana Celiachia AIC Puglia.

È possibile accedere all’ambulatorio prenotando una visita tramite TAZZA, con l’impegnativa del medico di medicina generale. Il servizio di consulenza nutrizionale, gratuita e dedicata alle persone celiachesi svolge il martedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ed è prenotabile inviando una mail a [email protected].

In provincia di Taranto lo sono almeno 1.800 persone affette da celiachia, ma il numero è certamente sottostimato: la celiachia, infatti, è caratterizzata da un quadro clinico molto variabile, che rende difficile la diagnosi. Tra i sintomi, infatti, quelli più conosciuti sono quelli intestinali ma ce ne sono molti altri, come, ad esempio, anemia, infertilità, dolori articolari, dermatiti, edemi, alopecia. Può essere associata ad altre malattie autoimmuni e può avere complicazioni molto gravi come il linfoma intestinale.

«In ottemperanza al Piano sanitario della Regione Puglia, abbiamo istituito questo ambulatorio, con la necessaria professionalità, per bambini e, prima in Pugliaper gli adulti e abbiamo circa 1.300 responsabili” ha dichiarato il direttore generale Gregorio Colacicco. «La collaborazione con AIC Puglia, poi, ci permette la presenza di un nutrizionista capace di fornire ai celiaci e alle loro famiglie informazioni corrette sull’alimentazione e, quindi, migliorare la qualità della loro vita. L’ambulatorio integrato per la celiachia è un prezioso avamposto di educazione sanitaria, di accompagnamento del paziente al giusto approccio ma anche di attività di prevenzione delle complicanze, che possono essere anche molto gravi”.

I dati nazionali

In Italia il 56% della popolazione dichiara di essere completamente o poco informata sulla celiachia e il 30% ritiene che questa condizione patologica possa non essere sempre grave. Una fotografia, quella tratta da un’analisi condotta daIstituto Bhavein collaborazione con la rivista di politica sanitaria Brief sulla Politica Sanitaria Italiana (IHPB)il che conferma la sottovalutazione nella percezione di questa malattia autoimmune cronica e che, in buona parte, ci dice che resta ancora molto da fare per informare, sensibilizzare, organizzare e formare. Sono tutti presupposti per rendere la risposta sanitaria più omogenea ed efficiente in tutte le regioni e innalzare il livello di qualità della vita degli oltre 250mila pazienti celiaci già diagnosticati, ma anche per favorire l’identificazione e la diagnosi certa di una fascia di popolazione, Si stima che almeno 350mila persone non siano mai state diagnosticate. Una malattia che, secondo la relazione del Ministero della Salute al Parlamento, registra ogni anno 9/10.000 casi, colpendo il Il 70% della popolazione femminile e il restante 30% della popolazione maschilecon un trend in costante crescita. Di questo ed altro si è parlato durante incontro ospitato oggi a Palazzo Giustinianiin concomitanza con la Giornata Mondiale della Celiachia che, come detto, si celebra il 16 maggio.

Un evento promosso dal senatore Elena Murelli, presidente dell’Intergruppo parlamentare su Celiachia, Allergie alimentari e Alimenti a fini medici speciali, che ha visto il confronto tra rappresentanti delle istituzioni, medici, rappresentanti delle associazioni dei pazienti e del mondo patrociniooltre ad un’ampia rappresentanza della filiera produttiva, della distribuzione e dei negozi specializzati. Obiettivo dell’incontro, ad un anno dall’istituzione dell’Intergruppo parlamentarequello di dare conto dell’attività svolta da questo organismo alla luce di un preciso accordo legislativo e dello stato dell’arte della bozza Legge 623 (Tutela dei soggetti affetti da celiachia e disposizioni in materia di prevenzione e informazione sulla malattia) attualmente all’esame del Senato, ma anche per valutare lo stato di attuazione della Legge 130/2023 riguardante i programmi diagnostici per l’identificazione della celiachia e diabete pediatrico, nonché raccogliere elementi per l’attività che verrà sviluppata in futuro dai membri del Comitato tecnico-scientifico e sociale (Ctss) che sostiene i lavori dell’Intergruppo parlamentare.

«Celiachia e diabete di tipo 1 – ha affermato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci apertura del lavoro- hanno un impatto sulla salute e sul servizio sanitario da non sottovalutare e l’Italia con la programma di screening nazionale per la popolazione pediatrica sta dando un segnale significativo di attenzione e impegno. Un impegno continuo e costante, in sinergia con le associazioni e il Parlamento, che spazia dalla prevenzione ai contributi per l’alimentazione, dalla formazione all’informazione alla ricerca”. «Celiachia – ha dichiarato il senatore Elena Murelli – è una malattia autoimmune sempre più frequente e sono molti i casi non diagnosticati, così come sono numerose e in aumento le allergie alimentari. Questi problemi nutrizionali hanno un disperato bisogno di una nuova stagione basata su una “convergenza sociale” sempre più ampia assistenza sanitaria, azioni educativo-scolastiche, formazione e, più in generale, cultura dell’intervento. Sono queste le linee guida alla base dell’impegno del nostro intergruppo parlamentare concepito all’insegna di una costruttiva collaborazione con il Ministero della Salute e il Governo”.

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«Per quanto riguarda il disegno di legge di cui sono prima firmataria – ha proseguito – è previsto la circolarità, su tutto il territorio nazionale, dei voucher utilizzati mensilmente dai celiaci per acquistare prodotti senza glutine, che ora hanno valenza regionale. Inoltre, è prevista la dematerializzazione dei voucher nelle quattro regioni che li utilizzano ancora su supporto cartaceo. Crediamo inoltre che sia fondamentale l’informazione, non solo nelle scuole, ma soprattutto la formazione, soprattutto quella degli operatori HO.RE.CA. Si prevede inoltre che venga incluso nel Certificazione HACCP di un modulo specifico per la celiachia, affinché tutti siano informati sul pericolo di contaminazione nel processo di preparazione e somministrazione dei cibi per garantire a tutti un pasto senza glutine”.

I cambiamenti necessari

Linee guida concepite con riferimento alle più avanzate esperienze internazionali e definite in sintonia con le associazioni dei pazienti, la formazione e la sensibilizzazione nel mondo della scuola, così come nel settore sanitarioospitalità e ristorazione, semplificazione/sburocratizzazione e omogeneità dell’accesso al cibo sul territorio senza glutinerafforzamento e valorizzazione delle attività di screening per la diagnosi precoce nella popolazione, soprattutto in ambito pediatrico, grazie ad una solida formazione dei medici.

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«Questi – ha spiegato il presidente dell’Associazione Italiana Celiachia, Rossella Valmarana- sono i pilastri su cui deve poggiare la nuova era di una lotta più efficace contro la celiachia, un problema di salute pubblica che tocca la vasta platea dei pazienti celiaci, oltre a due milioni di persone affette da allergie alimentari in Italia”.

Il professore ha discusso dell’importanza di un’adeguata formazione dei medici ai fini della diagnosi precoce Antonella Polimenirettore dell’Università La Sapienza di Roma, che nel corso del suo intervento ha evidenziato come la formazione basata sulla conoscenza scientifica della celiachia in medicina specialistica sia il vero obiettivo per lo screening precoce della malattia e come le lesioni sentinella possano talvolta costituire l’unica osservazione clinica della stessa .

Formazione e informazione a 360 gradi sono quindi ingredienti fondamentali per una lotta più efficace alla celiachia e alle allergie alimentari che deve coinvolgere anche i diversi ma importanti ruoli degli operatori scolastici – insegnanti, collaboratori del servizio mensa – come evidenziato dal responsabile dell’Ufficio Legislativo della Ministero del Merito e della Pubblica Istruzione e membro del Ctss dell’Intergruppo Parlamentare, Giuseppe Cerrone, sottolineando che «obiettivo del Ministero dell’Istruzione e del Merito è, da un lato, quello di rafforzare la formazione professionale degli insegnanti prevedendo, grazie ad uno specifico intervento previsto dalla legge 623, che nel corso dell’annuale processo di formazione e sperimentazione del personale docente ed educativo, vengano svolte attività di formazione e sensibilizzazione sulla celiachia e sulla dieta priva di glutine e, dall’altro, dall’altro, quello di favorire la promozione, in tutte le scuole del sistema educativo nazionale, di attività e iniziative didattiche che sensibilizzino i giovani studenti all’importanza delle intolleranze alimentari”.

 
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