Siamo aperti agli elettori che non sono di sinistra ma che non voteranno mai la destra” Attualità – .

Siamo aperti agli elettori che non sono di sinistra ma che non voteranno mai la destra” Attualità – .
Siamo aperti agli elettori che non sono di sinistra ma che non voteranno mai la destra” Attualità – .

Questa volta non gli hanno permesso il piccolo stratagemma che, riportando nel simbolo il nome del candidato sindaco, alle ultime elezioni amministrative gli è valso 3mila voti e l’8,2%, con il conseguente diritto a tre consiglieri comunali, uno dei quali , Carlo Alberto Fontanesi, che è salito alla carica di Primo Ministro. “Dato che esisteva una lista specifica del candidato Riccardo Righi da noi sostenuto insieme ad altri sette, sarebbe stato considerato troppo e ingiusto nei confronti del resto della coalizione” ha spiegato questa mattina Rossano Bellelli, fondatore, anima e riferimento nei secoli della lista civica Carpi 2.0-Democrazia Cristiana nella quale si è riservato l’ultimo posto, perché, più che essere votato personalmente, intende lanciare un segnale rassicurante a un certo elettorato. Che rappresenta poi il cardine e la ragion d’essere stessa della lista: «Nel gruppo che sostiene Righi – ha spiegato – ci sono sei liste tendenti a sinistra e una, Uniti per Carpi, solo un po’ meno. Noi rappresentiamo il centro, quello che guarda ad un elettorato che non si identifica con la sinistra, ma che invece di votare con la destra resta a casa. È a questi elettori che puntiamo ed è questo il ragionamento che ci ha guidato nella decisione di inserire nel nostro simbolo il riferimento alla Democrazia Cristiana, nel cui solco di un partito di centro che guarda a sinistra, secondo la definizione di De Gasperi, intendiamo integrarci. segue

Ciò spiega la parte inferiore della grafica del simbolo, in cui lo scudo incrociato – di cui altri detengono i diritti – è diventato una bandiera, mentre nessuno può vantare l’esclusività sul nome, tanto che “Democrazia Cristiana” è circa un centinaio e venti ne sono stati censiti a livello nazionale. «Nella nostra scelta del centro in coalizione con la sinistra – ha sottolineato Bellelli – non rappresentiamo certo un’eccezione. A Modena la lista della professoressa Maria Grazia Modena è nata con lo stesso obiettivo: attirare i voti degli ex democristiani che altrimenti potrebbero essere tentati da Forza Italia o dalla destra o dall’astensionismo. Bellelli lo ha detto e ripetuto: pensa, ad esempio, a un mondo tradizionalmente legato alla Dc, come la Coldiretti, e alla strategia di rappresentare un approdo per quel mondo, inserendo il nome Democrazia Cristiana nel simbolo di Carpi 2.0, è stato concordato con l’avvocato Gianpiero Samori, che è il vicesegretario nazionale del partito. E pazienza se il vicesegretario regionale del partito, il carpigiano Giorgio Cavazzoli, a poche decine di chilometri da qui, a San Lazzaro, si batte invece in alleanza con il centrodestra: «A Carpi Cavazzoli voterà per noi», assicura perentorio Bellelli. Quanto alla lista, aperta da Carlo Alberto Fontanesi e chiusa dallo stesso Bellelli (“Siamo i più vecchi, l’inizio e la fine, puntelli di una lista mediamente più giovane”), tre sono confermati – Fontanesi con Maria Giovanna Macrì E Chiara Obici – che sono tra i nove presenti anche alle elezioni comunali 2019 e dieci sono nuovi. Tra loro, un architetto, un designer elettronico, un cantante lirico, un direttore marketing, un naturopata, ex insegnanti. Il coordinatore della lista è Gianni Guerzonimaestro del lavoro ed ex consulente della Qualità, ora in pensione, che si propone come volontario della Protezione Civile, poeta (ha pubblicato una raccolta di versi intitolata “Binari”), studioso, ricercatore e promotore della conoscenza della città, della sua storia , a partire dalla ricerca archeologica. L’incontro con Rossano Bellelli è avvenuto sul terreno di un comune impegno civile, che lo accomuna agli altri della lista. segue

Dopo tanta politica, Fontanesi si è preso la briga di ribadire alcuni punti del programma, firmato insieme alla coalizione e che pone in primo piano il ruolo delle donne, la coerenza con le indicazioni del Carlino, il verde e la sostenibilità fuori dalla demagogia, la il policentrismo di una città che non è solo la sua parte antica, la viabilità con il nodo da sciogliere del passaggio a livello di via Roosevelt (Righi ne parlerà il 18 maggio a Cibeno), lo sport diffuso con valenza sociale. (nella foto, da sinistra, Gianni Guerzoni, Chiara Obici, Carlo Alberto Fontanesi, Maria Giovanna Macrì e Rossano Bellelli)

La lista

Carlo Alberto Fontanesi77 anni

Chiara Obici48 anni

Maria Giovanna Macrì67 anni

Gianni Guerzoni62 anni

Sergio Capone65 anni

Giancarlo Argenton55 anni

Cristiano Barbaria42 anni

Sara Bizzozero47 anni

Serena Daolio51 anni

Giuseppe Di Stasiodetto Pino, 37 anni

Pietro Fusari49 anni

Paola Gasparini67 anni

Ercole Malavasi63 anni

Massimo Melegari58 anni

Annunziata Pardo, si chiama Nancy, 56 anni

Enrico Pavesi46 anni

Simonetta Pavesi68 anni

Sara Zini51 anni

Rossano Bellelli83 anni

 
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