Lamezia, presentato all’Istituto “Einaudi” il libro “Quando la ‘Ndrangheta sconfisse lo Stato” di Antonio Cannone – .


14 maggio 2024 16:55

Un incontro emozionante e ricco di spunti estremamente significativi quello che si è svolto presso l’Auditorium dell’Istituto Einaudi di Lamezia Terme, condotto dal manager Rossana Costantino nell’ambito di un interessante percorso legato all’educazione e alla promozione della lettura, per approfondire tematiche di attualità e non solo. Ospiti dell’iniziativa, a cura dei docenti Rossella Amendola e Costanza De Fazioil giornalista e scrittore Antonio Cannone con Walter Aversa che hanno discusso con gli studenti dei contenuti del libro “Quando la ‘Ndrangheta sconfisse lo Stato”, approfondendo le implicazioni della drammatica uccisione del poliziotto Salvatore Aversa e sua moglie Lucia Precenzano ucciso dalla mafia a Lamezia Terme il 4 gennaio 1992. Un confronto in cui sono stati protagonisti gli studenti, molti attenti ad un evento che ha segnato indelebilmente la città di Lamezia. Ragazzi e ragazze che hanno rivolto numerose domande ai due ospiti. Dal dibattito sono emerse le ombre e i dubbi che circondano la vicenda.

Si parlava della falsa testimonianza dell’ Rosone Cerminara, che aveva accusato due persone poi risultate innocenti; dei tanti processi che caratterizzarono il caso Aversa. Della condanna del Pubblico Ministero dell’epoca, dei due pentiti della Sacra Corona Unita che si accusarono del duplice omicidio, della strage dei netturbini, Francesco Cristiano e Pasquale Tramonte e le indagini di Salvatore Aversa per scoprire gli autori e i mandanti della morte dei due poveri operai.

Dell’unione tra politica e ‘ndrangheta che all’epoca portò allo scioglimento del primo consiglio comunale di Lamezia per infiltrazioni mafiose. Aspetti e circostanze inedite raccontate nel libro di Cannone, che solleva numerosi interrogativi su un caso preso ad esempio come indagine sbagliata, tanto da indurre il CSM a utilizzare proprio quella esperienza facendola studiare come “esempio da non seguire”. ”in un corso riservato ai revisori giudiziari”. Un’indagine sbagliata frutto di “negligenze e omissioni”. Una giornata incentrata sul ruolo educativo che la scuola svolge nel formare una sana coscienza critica.

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