Con 89 prodotti enogastronomici certificati, il Veneto è la prima regione in Italia per numero e valore dei prodotti a denominazione riconosciuti dall’Unione Europea. Un patrimonio che dobbiamo salvaguardare da imitazioni o tentativi di appropriazione da parte di chi non ne ha diritto. Lo sottolinea oggi la Cia Veneto, che richiama l’attenzione sull’ultimo caso, in ordine di tempo, del Prosek croato, rispetto al quale l’Europa ha definitivamente chiarito che non può esservi “un uso ingannevole della denominazione su etichette provenienti dalla Croazia o da qualsiasi altro Stato membro, generando confusione tra i consumatori”.
Ieri la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale Europea, del testo del Regolamento che limita definitivamente l’uso ingannevole del nome Prosek sulle etichette croate o di qualsiasi Stato membro, generando confusione tra i consumatori. “L’Europa non ha fatto altro che ribadire un concetto chiave, che noi portiamo avanti da sempre – commenta il presidente della Cia Veneto, Gianmichele Passarini -. Le Dop e le Igp, insieme a tutte le denominazioni del vino, devono essere tutelate attraverso quegli strumenti che la normativa mette a disposizione -ha concluso-. Siamo tenuti a difendere la nostra eccellenza, che richiama valori come tradizione e identità”.
