Carenza di personale nei tribunali (anche a Piacenza). Bevilacqua (Ugl) sollecita candidati Ue – .

Carenza di personale nei tribunali (anche a Piacenza). Bevilacqua (Ugl) sollecita candidati Ue – .
Carenza di personale nei tribunali (anche a Piacenza). Bevilacqua (Ugl) sollecita candidati Ue – .

“La carenza di personale nel settore della giustizia è preoccupante. Stiamo parlando del personale dei tribunali, delle procure e dei giudici di pace, compresi quelli amministrativi. In Italia la carenza di personale è del 22%. In numeri: mancano 9.739 operatori sui 43.468 che rappresentano l’organico complessivo indicato dallo stesso ministero. In Emilia-Romagna sono 465 le unità scomparse. Situazioni molto gravi a Piacenza, Modena e Ravenna. Forti carenze di personale si sono verificate anche nei Tribunali di Bologna e Forlì. E, in generale, la Romagna è particolarmente penalizzata nella distribuzione del personale, provocando non pochi disagi a operatori e utenti»: a lanciare l’allarme è Tullia Bevilacqua, segretaria regionale dell’Ugl Emilia-Romagna.

“Pertanto, nonostante la riforma giudiziaria in corso, dobbiamo prendere atto che uno dei principali problemi della giustizia è anche la mancanza di personale. Ed è altrettanto chiaro che l’ampliamento del piano organico dovrà necessariamente passare attraverso una legge nazionale di razionalizzazione di tutti gli uffici giudiziari»: aggiunge Tullia Bevilacqua.

“Come sindacato abbiamo sollevato più volte la questione del ‘lavoro’ e della necessità di nuove assunzioni nel settore della giustizia. Ma oggi, in particolare, vorrei porre all’attenzione dell’opinione pubblica un’altra questione. La carenza di personale contribuisce negativamente ai ‘tempi lunghi’ dei processi. In prima battuta si parla di una media di 675 giorni per lo smaltimento dei processi contro i 237 dell’Europa. Il tempo di ricorso è di 1.026 giorni, quasi 10 volte più lungo dei 177 giorni della media UE. E alla Corte Suprema la media è di 1.526 giorni, contro i 172 giorni dell’Ue. E in questo scenario i tempi lunghi, soprattutto nelle procedure familiari, danneggiano particolarmente i soggetti più deboli, cioè per lo più le donne sole o con figli. Una situazione da correggere”: lo dice il segretario regionale dell’Ugl Emilia-Romagna.

«Mi riferisco alle mamme che in prima battuta ricevono l’assegno per i figli e spendono quelle somme per i loro bisogni, e magari si ritrovano costrette a restituire parte di quei soldi all’ex marito (a costo di indebitarsi ingiustamente ) se la sentenza definitiva del giudizio prevede una cifra diversa. Un colpo durissimo, causato dai lunghi ritardi della giustizia, soprattutto per le donne che si ritrovano nella condizione di non essere economicamente indipendenti. Cosa fare?”: chiede Tullia Bevilacqua.

“L’Avvocato propone una modifica della legge che possa dare sollievo alle parti più deboli nel processo. Un cambiamento che condivido come sindacato e come donna. Dovrebbe essere stabilito dalla legge che se la durata della decisione è imputabile a ritardi dell’ufficio o organo competente, la retroattività deve decorre dalla data in cui quella determinata sentenza è stata pubblicata, senza pregiudizio per la parte soccombente»: propone il segretario regionale della Ugl Emilia-Romagna.

“Un tema che solleviamo non a caso visto che l’Europa ha più volte invitato l’Italia ad allinearsi agli standard comunitari. Sono sicuro che i nostri deputati e senatori si dimostreranno sensibili al problema. E aggiungo che questo è un tema che dovrebbe essere ripreso dai tanti candidati (anche nella nostra regione) al Parlamento Ue alle elezioni dell’8 e 9 giugno. Siamo certi che ci sarà la massima attenzione e volontà per risolvere queste problematiche”: conclude la segretaria regionale dell’Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV il commerciante vince la battaglia – Teramo – .
NEXT Venduto all’asta l’ex outlet di Occhiobello. Coizzi: Finalmente! – .