BARI – «Se oggi il Politecnico di Bari è conosciuto, rinomato, frequentato per la qualità dei suoi studi, della ricerca, della sinergia, del sostegno al territorio, è perché nella sua storia trentennale ha saputo, con capacità e caparbietà, per offrire alla sua terra d’origine un salto di qualità e di servizio. Per immaginare il tuo futuro è necessario tornare alle tue radici, alle tue peculiarità e alla tua storia. E nella storia del Politecnico di Bari un posto di rilievo va al prof. Umberto Ruggiero, che ne fu l’ideatore prima, pioniere e poi Rettore”.
Esordisce così la nota del Politecnico di Bari che informa della scomparsa del rettore Umberto Ruggiero, scomparso questa mattina, 16 maggio, «nella sua città di Bari, al quale aveva affidato la creatura a lui più cara: il Politecnico, Infatti. Avrebbe compiuto 97 anni il prossimo 30 maggio. La sua è stata una vita, anzi tante vite, come amava ricordare in occasione del suo 90esimo compleanno, straordinaria, a livello universitario, personale e professionale. Da Cavaliere della Repubblica Italiana (1969) conferito dall’allora Presidente Giuseppe Saragat a Commendatore della Repubblica (2023), conferito dal Presidente in carica Sergio Mattarella. Il professore. Umberto Ruggiero è stato un vero monumento e pioniere dell’ingegneria meccanica in Puglia, e, soprattutto, ideatore e promotore del Politecnico di Bari, indissolubilmente legato”.
Così il Rettore, Francesco Copertino: “Partecipiamo al lutto della famiglia con grande affetto e profonda gratitudine verso l’uomo straordinario, il maestro illuminato e la guida saggia che il Professor Ruggiero ha sempre rappresentato per tutti noi, nella sua lunga e onorata carriera. I suoi insegnamenti, il suo esempio e le sue opere rimarranno un punto di riferimento per ricordarci le nostre origini guardando sempre al futuro, come ha fatto lui. Non lo dimenticheremo mai”.
Una storia straordinaria. Umberto Ruggiero, classe 1927, nasce in una Bari lontana nel tempo, allineata, come tutta l’Italia, a costumi e credenze dal colore unico che, oggi, solo i libri di storia e i film dell’Istituto Luce possono raccontare.
La Provvidenza, come ricorderà spesso con gratitudine, gli aveva riservato un percorso di vita lungo e straordinario, con un paio di ingredienti decisivi che, uniti alle sue capacità, utilizzerà in tutte le occasioni: grande passione e intelligente iniziativa.
Era il 1944, quando conseguì il diploma di maturità scientifica presso il Liceo Scientifico “Arcangelo Scacchi” di Bari. L’Italia era divisa in due. Nonostante ciò fu tra i primi ad iscriversi al biennio propedeutico di Ingegneria iniziato a Bari nel 1943-44 e successivamente alla Facoltà di Ingegneria, iniziata nel 1947. Voleva fare l’ingegnere meccanico e si laureò nel 1950 ( punteggio 110/110) nell’unico insegnamento disponibile: Ingegneria Civile, sezione Trasporti. È uno dei primi laureati in Ingegneria a Bari. La sua carriera è arricchita da esperienze interne ed esterne all’università. Nel 1967 fu professore ordinario di Macchine e fu artefice della creazione del corso di laurea in Ingegneria Meccanica in Puglia, determinante nel promuovere la presenza industriale nella regione e la formazione di un innumerevole gruppo di ingegneri tecnici grazie al relativo corso di laurea. . Fondatore nel 1975 del Consorzio Studi Economia applicata all’Ingegneria (CSEI), poi Universus, si è impegnato negli anni ’80 per realizzare un progetto antico degli inizi del ‘900: un Politecnico a Bari.
È il 1990. La legge istitutiva è la n.245 del 7 agosto. La creazione del Politecnico di Bari, terzo in Italia, fu un’altra sua fondamentale grande impresa.
Diventerà rettore nel 1994, dopo Attilio Alto, altro protagonista della storia del Politecnico di Bari. Il Politecnico, al quale Umberto Ruggiero resterà legato per sempre, è, e sarà sempre, il fiore all’occhiello della sua attività di docente e amministratore. Allo stesso tempo, accumula negli anni un lungo elenco di altri incarichi ai quali si accompagna un costante impegno scientifico, didattico e sociale all’interno della Facoltà di Ingegneria e non solo. È autore di 90 memorie scientifiche, 3 libri e due brevetti.
Professore emerito del Poliba dal 2004 con la seguente motivazione: “al Prof. Ruggiero, già docente illuminato e Magnifico Rettore, che contribuì alla creazione del terzo Politecnico d’Italia, il primo del Centro-Sud”. Preside dell’Ordine degli Ingegneri della Puglia, è stato anche Consigliere e Presidente dell’Ordine Regionale degli Ingegneri. Presidente onorario dell’Associazione Termotecnica Italiana, autore di 90 memorie scientifiche, 3 libri e due brevetti.
Negli ultimi trent’anni della sua vita ha continuato ad essere protagonista con lucida coscienza critica su tutte le questioni più importanti della realtà locale e nazionale, dal ritorno ai master ai problemi dell’Ilva, portando la sua testimonianza in convegni locali e riviste e nazionali.
I funerali. La sua salma sarà esposta domani, 17 maggio, dalle ore 10,30, nella Cappella “Sedes Sapientiae”, nel campus universitario. Il rito funebre sarà celebrato alle ore 16,00, nell’Aula Magna “Attilio Alto”.
CONDOGLIONE DEL SINDACO DCARO
L’amministrazione comunale, avendo appreso della scomparsa del prof. Umberto Ruggiero, esprime alla famiglia il cordoglio della città di Bari per la perdita di un pioniere dell’ingegneria meccanica pugliese, uno degli artefici di un progetto ambizioso e lungimirante che ha cambiato la storia dell’istruzione superiore nel Mezzogiorno d’Italia: il nascita del Politecnico di Bari, il terzo in Italia e il primo nel Centro-Sud.
In questa giornata l’amministrazione ricorda anche il suo incessante impegno, come rettore del Politecnico (dal ’94 al ’97), volto ad offrire ai giovani del Mezzogiorno gli strumenti culturali e scientifici per diventare protagonisti del futuro della società.
