ASL, al via il convegno “One Health, prevenzione e lotta alle malattie trasmesse da vettori”

ASL, al via il convegno “One Health, prevenzione e lotta alle malattie trasmesse da vettori”
ASL, al via il convegno “One Health, prevenzione e lotta alle malattie trasmesse da vettori”

Viterbo – Domani, venerdì 17 maggio, nell’Aula Magna GianTommaso Scarascia Mugnozza dell’Università degli Studi della Tuscia

Unitus – Santa Maria in Gradi


Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Domani, venerdì 17 maggio, presso l’aula magna GianTommaso Scarascia Mugnozza di Santa Maria in Gradi a Viterbo, si svolgerà il convegno “Una Salute, prevenzione e lotta alle malattie trasmesse da vettori”.

L’iniziativa, organizzata dall’Azienda Sanitaria Locale di Viterbo e dall’Università della Tuscia, ha l’obiettivo di fornire, non solo agli operatori professionali, ma a tutti i cittadini, informazioni utili per la prevenzione e il contrasto di questi problemi, ma anche diffondere buone pratiche in termini di dell’igiene pubblica, della salute collettiva e del benessere individuale in termini gestionali e comportamentali.

Cambiamento climatico globale – commenta il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda USL di Viterbo, Nicola Ferrarini – sta emergendo come una delle sfide più urgenti del nostro tempo, con effetti che vanno ben oltre l’ambiente stesso. Uno degli impatti più evidenti è sicuramente l’aumento delle malattie infettive, in particolare delle malattie emergenti e riemergenti, comprese quelle trasmesse da vettori (arbovirus) che trovano nuovi habitat e condizioni ideali di propagazione in un contesto climatico in continua evoluzione. Anche le stesse attività di globalizzazione antropologica avranno un impatto sulla diffusione e sul peso di queste malattie nei prossimi anni. In futuro, quindi, il nostro Dipartimento si troverà sempre più a dover fronteggiare emergenze legate alla circolazione di virus trasmessi da vettori ed è necessario fin da ora individuare strategie di mitigazione e contenimento del fenomeno che tengano conto della specifica situazione e realtà locali. (dimensioni territoriali, intensità dell’infestazione, valutazione del rischio sanitario dovuto alla presenza di vettori, mappatura delle aree a rischio anche in ottica stagionale)”.

La gestione del fenomeno richiede quindi un solido sistema di monitoraggio e prevenzione basato su una stretta sinergia interprofessionale e multidisciplinare che coinvolga, tutti insieme, operatori sanitari, università, istituti zooprofilattici sperimentali, enti locali e altri attori che operano nel settore sanitario e della tutela dell’ambiente. . Il coordinamento locale deve garantire interventi omogenei e sinergici, per una gestione sicura ed efficace di tutte le azioni che includono sorveglianza, controllo, mitigazione e valutazione del rischio attraverso un approccio unico sanitario.

“Il fenomeno della maggiore diffusione di molte specie di insetti e zecche, potenziali vettori di malattie, soprattutto in relazione al territorio viterbese – prosegue la professoressa Anna Maria Fausto, docente di Zoologia all’Università della Tuscia -, è seguito da anni con l’attenzione dei nostri ricercatori, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Il monitoraggio continuo della distribuzione di questi insetti e la vigile attenzione ai casi di malattie che ogni anno sono presenti sul territorio sono essenziali per pianificare azioni che garantiscano efficacia nel controllo dei vettori e, al tempo stesso, efficienza economica e tutela dell’ambiente. È chiaro che gli interventi dovranno, in primo luogo, essere volti a mitigare le condizioni ambientali favorevoli alla crescita delle popolazioni, anche attraverso programmi di informazione ed educazione ambientale, e, in secondo luogo, prevedere azioni volte al contenimento delle popolazioni. Nell’ambito del convegno, questi aspetti verranno affrontati in una visione ampia, con un approccio one health, con l’obiettivo di sviluppare piani di gestione integrati che coinvolgano tutti gli enti competenti e i cittadini, nel rispetto e nella salvaguardia degli equilibri ambientali e della biodiversità, in armonia con le attività umane che vi si svolgono”.

“L’iniziativa che stiamo attuando – aggiunge il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Viterbo, Egisto Bianconi – intende proprio favorire un maggiore coinvolgimento sociale, in tutti gli ambiti, quale fattore indispensabile per un efficace controllo delle malattie trasmissibili ed è quindi fondamentale per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, così come le sinergie interistituzionali e interprofessionali che costituiscono leve strategiche per un’adeguata gestione del fenomeno. La partecipazione attiva dei cittadini, grazie ad una buona alfabetizzazione sanitaria, resta, di fatto e sempre, la prima arma nella lotta contro alcune malattie ed è fondamentale un intervento coordinato da parte di esperti del settore, in un momento in cui siamo assediati dalla così -la cosiddetta infodemia e le fake news. La giornata non ha però solo uno scopo meramente informativo, ma vede la posa del primo mattone di quella che ci auguriamo possa essere una proficua collaborazione tra i diversi soggetti interessati attraverso la costituzione di una rete multidisciplinare e interistituzionale di professionisti con competenze specifiche. nelle attività di mappatura e mitigazione del rischio, al fine di supportare la nostra azienda nel corretto ed efficace monitoraggio e valutazione degli stati di allerta”.

ASL Viterbo

16 maggio 2024

 
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