una stagione galattica – .

Dalla coppia Willis-Moore a coach Nicola Brienza passando per il blocco italiano: voti altissimi per tutti i protagonisti di un campionato storico

La stagione 2023/2024 di Pistoia pallacanestro passerà alla storia come uno dei più indimenticabile, emozionante e anche vincitori dal storia del club e perfino l’intera squadra di basket pistoiese. Da neopromossa, Estra è riuscita a chiudere il sesto posto – ha pareggiato il record del club – salvandosi con largo anticipo e conquistando il play-off. Senza dimenticare l’abilitazione al Finale Otto di febbraio.

Risultati ma non solo. Una squadra pazzesca, composta da talento E Cuorecapace di riaccendere il PalaCarrara come ai tempi d’oro della precedente esperienza in Serie A. Non c’è tifoso che non si sia innamorato di questa squadra, sognandola fino all’ultima partita della stagione. Quindi esaminiamoli di nuovo performance dei protagonisti con un pagella della fine dell’anno in cui regnano – ovviamente – voti molto alto per tutti gli attori del colosso biancorosso.

IL PISTOIA BASKET REPORT 23/24

PAYTON WILLIS 9.5: la guardia di Fayetteville è stata semplicemente uno dei cestisti più decisivi dell’intera Serie A. Tortona, Treviso, Reggio Emilia. Tre finali di gara manifesto della sua migliore versione “frizione”. Alla fine i canestri al limite dell’impossibile valsero il trionfo. Inoltre, a Casale Monferrato, la sua prestazione da 36 punti è stata per mesi la migliore dell’intero campionato, così come meritano di essere segnati in rosso i 31 punti segnati al Forum di Milano. Specialista nel tiro oltre l’arco da qualsiasi distanza, Willis è stato uno dei frombolieri più in voga dell’anno. Innumerevoli riconoscimenti certificano una stagione ai limiti della perfezione – con solo un piccolo calo a febbraio – dal terzo posto nella classifica marcatori (481 punti, 16 di media), all’inserimento nel quintetto dell’anno, all’arrivo ai piedi della podio MVP della stagione regolare. Senza dubbio una delle più grandi rivelazioni cestistiche della stagione 23/24.

GIANLUCA DAL ROSA 7.5: superato un inizio complicato, la stagione del capitano ha preso la svolta decisiva nell’ormai famosa partita contro il Napoli. Famosa come la foto di Gianluca portato in trionfo dai compagni sotto la Curva Pistoia. Dalla 10a giornata in poi un crescendo di prestazioni con ingressi dalla panchina che diventano proverbiali col passare delle partite. “Della” ha sempre saputo lasciare il segno sia con la sua intensità difensiva che con quel tiro da 3 punti ormai affidabilissimo, riuscendo in numerose occasioni a contribuire a cambiare il ritmo dei suoi e l’inerzia della partita. La bandiera pistoiese ha scritto una nuova splendida pagina della sua storia d’amore con Pistoia, realizzando in pieno i sogni di quel ragazzo partito dalla curva. Emozionante l’abbraccio finale con gli storici compagni di squadra in biancorosso.

CHARLIE MOORE 9.5: con il collega Willis ha formato la coppia offensiva più pericolosa dell’intera Serie A. Miglior cannoniere del campionato (523 punti, 17,4 di media), quest’anno non è riuscito a raggiungere la doppia cifra solo tre volte ed è stato anche candidato al Titolo di MVP. Charlie si è portato Pistoia sulle spalle dall’inizio alla fine della stagione, gestendo un patrimonio incalcolabile. L’exploit di Brindisi gli vale il primo successo dell’anno, il canestro trionfale di Napoli, probabilmente il più importante per la qualificazione agli spareggi. Moore è stato trequartista e realizzatore di altissima qualità, guidando il Pistoia con saggezza e incoscienza verso un’annata in cui ogni pronostico è stato sovvertito. Come Willis, anche Moore merita assolutamente di essere incluso nell’elenco delle grandi rivelazioni.

LORENZO SACCHEGGIO 7: il portafortuna della promozione del Pistoia si è guadagnato meritatamente il suo esordio nella stagione in Serie A dopo averla vinta due volte sul parquet. Per lui un’occasione da non perdere e fin da subito è stato chiaro come Sacca si avvicinasse al massimo campionato. Desiderio, determinazione e aggressività. Il play di Carrara ha lottato come un leone sui campi di tutta Italia, mettendo leadership ed esperienza al servizio della squadra. Classico esempio di come i tabelloni non raccontino la storia di una stagione. Sono state innumerevoli le giocate in cui Saccaggi ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, contribuendo con il suo contributo all’annata straordinaria di Pistoia. La ciliegina sulla torta è stata l’aver superato le 250 presenze in biancorosso, due colori ormai tatuati nell’anima.

ANGELO DEL CHIARO 6.5: non è stata la prima esperienza in Serie A in assoluto ma è stata sicuramente la più piena e profonda. Angelone è tornato nella massima serie con molti minuti in più, una parte importante nelle rotazioni di coach Nicola Brienza. Chiamato in causa, il classe 2001 ha risposto dando fiato al compagno di squadra Ogbeide e mettendo a segno una prestazione in continua crescita. Una stagione conclusa con il record di punti nella massima serie riscritto due volte nelle ultime due giornate (10 contro Varese). Per la lunga parte dello storico blocco biancorosso, un bottino da conservare gelosamente per il prossimo futuro verso la piena maturità cestistica.

GIORDANO VARNADO 8.5: doveva essere la stagione della conferma in Serie A dopo aver dominato in lungo e in largo la A2. Una conferma che purtroppo è arrivata solo in parte a causa dei numerosi problemi fisici patiti. Sono state 10 le partite perse durante la prima metà della stagione regolare che hanno minato la sua continuità di condizione e di prestazione. Riacquistata la forma migliore, Jordon è stato protagonista assoluto del secondo turno, siglando ottime prestazioni a raffica, chiudendo con oltre 14 punti di media. Il suo valore è indubbio così come la sua capacità di incidere anche nella massima serie. Resta il rammarico di non averlo avuto al 100% durante tutto l’anno. Fosse così probabilmente parleremmo di un altro biancorosso – quantomeno – sui livelli dei già citati Moore e Willis.

CARLO FRUMENTO 8.5: il nostro premio personale per il sesto uomo dell’anno non può che spettare all’esterno inglese. Pochi possono vantare un’arma competitiva come la King Carl. Giocatore icona del Pistoia, Wheatle quasi non sembrava accorgersi del salto di categoria. Capace di difendere quasi tutte le posizioni, il classe 1998 ha fatto ulteriori passi in avanti anche nel tiro dalla lunga distanza, veramente perfezionato durante gli anni in biancorosso. Un cestista ormai completo e a tutto tondo, di fondamentale importanza per le rotazioni e per il suo ruolo all’interno dello spogliatoio. Una grande stagione per Mr. Continuity.

RYAN HAWKINS 8: stagione da rookie assoluto per il nativo dell’Atlantico, a differenza di tanti compagni di squadra non solo al primo anno in Serie A ma al primo anno fuori dagli USA. Impatto non facile per l’attaccante, che si ritrova in un campionato con ritmi più alti e maggiore fisicità. Un po’ come Varnado ma per ragioni diverse, il suo colpo della stagione è arrivato a metà percorso. Ad un primo giro di altalene in attacco con chiari scorci delle sue qualità da 6,75 e una discreta continuità in difesa è seguito un secondo turno in cui il suo apporto è stato una costante. Essendo diventato più roccioso e più veloce nella propria metà campo, Hawkins ha anche decisamente riscaldato la sua mano destra. Le sue percentuali dalla lunga distanza schizzarono fino al 40%, con impresso nella memoria quello straordinario 7/8 registrato contro il Bologna, partita al termine della quale il Pistoia festeggiò la salvezza. Con impegno e lavoro Ryan è diventato insostituibile nel board di Brienza.

DEREC OBBEDI 9: tornando al tema dei premi “immaginari”, non c’è dubbio che Derek sia il giocatore più migliorato del Pistoia. Non un salto di categoria facile per il centro nigeriano, abituato a dominare fisicamente tutti i suoi ruoli paritari in A2. Tuttavia, il duro lavoro svolto durante la settimana ha dato i suoi frutti, migliorando vari aspetti del suo gioco. Tanto che, nel giro di pochi mesi, il nome di Ogbeide entrò nella disputa per il miglior perno della stagione. I numeri non mentono: è il miglior rimbalzista della stagione regolare (258 totali, 8,6 di media) e tra i migliori stoppatori, con un totale di 8 doppie-doppie realizzate. Una vera e propria torre di difesa dell’area che ha esaltato innumerevoli volte i tifosi con spettacolari frecciate a canestro. Un Big Man dal sorriso contagioso è entrato subito nel cuore dei tifosi biancorossi.

ALLENATORE NICOLA BRIENZA 10: non ci sono quasi parole per descrivere quanto ha fatto il tecnico biancorosso nel corso dei suoi tre anni di trasferta a Pistoia. Trofei, promozioni, successi ed emozioni. Tutto questo inizia sempre come squadra perdente. Una serie di imprese e miracoli sportivi degni di un film. Un’esperienza colossale come regista per Brienza, insieme al fidato amico Marco Sambugaro. Nei suoi tre anni in biancorosso, il tecnico cantù ha dimostrato di essere bravo come pochi nel tirare fuori il meglio da ognuno dei suoi giocatori. Dal suo avvento sono tornati risultati ed entusiasmo, culminati nel ritorno in Serie A da autentici protagonisti. Il record è pari al sesto posto in classifica con 15 vittorie in campionato e la qualificazione alle Final Eight. Nicola Brienza entra nella storia del Pistoia Basket da protagonista, nella All Time Hall of Fame del club di Via Fermi. Come, diremmo, il miglior allenatore mai seduto sulla panchina biancorossa.

 
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