Il presidente del Nizza ha ufficializzato l’arrivo di Florent Ghisolfi alla Roma: «Siamo molto contenti per lui, abbiamo passato con lui dei buoni mesi a livello umano ed è una cosa che apprezziamo molto. Gli augureremo il meglio. Ci ha chiesto di andarcene e noi abbiamo accettato”. L’allenatore sarebbe stato scelto due mesi fa e da allora sta lavorando su come costruire la nuova Roma. Una squadra, come ha detto ieri De Rossi dopo la vittoria contro il Genoa, che «ha qualche lacuna».
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Ghisolfi, ecco il piano di mercato
In base ai giocatori che partiranno o rimarranno, quindi, il nuovo ds potrà costruire una rosa composta da giovani di prospettiva, ma anche da giocatori esperti. Sarà un mix che potrà lottare in tre competizioni senza arrivare in difficoltà a fine stagione. Questo è il progetto, realizzarlo potrebbe diventare complicato e richiede una pianificazione analitica. Nonostante la Uefa abbia allentato la presa sulla Roma per quanto riguarda il fair play finanziario, sarà necessario fare qualche cessione per smaltire giocatori che hanno dato poco o nulla.
I giocatori che escono e quelli che restano
Inoltre, una serie di giocatori con ingaggi altissimi sono in scadenza di contratto e finiranno in prestito: Rui Patricio (3 milioni), Huijsen (800mila euro), Llorente (2,7), Kristensen (2), Spinazzola (3 ), Renato Sanches (3,6), Azmoun (1,7) e Lukaku (7,5). Tra questi dovrebbe esserci anche Angeliño, che però probabilmente verrà riscattato per 5 milioni. Fatti i calcoli sugli stipendi risparmiati, bisognerà capire su chi puntare sicuramente il prossimo anno. De Rossi darà i nomi a Ghisolfi, ma tra gli elementi a cui non rinuncerà ci saranno: Svilar, Mancini, Ndicka, Cristante, Pellegrini, Paredes, El Shaarawy e Baldanzi. Poi ci sono i casi Abraham e Dybala che andranno analizzati singolarmente e in base alle offerte.
I trasferimenti
Infine, c’è la lista dei giocatori sul mercato che il ds proverà a vendere senza subire minusvalenze: Karsdorp, Celik, Aouar e Zalewski. Impresa complicata, ma necessaria per costruire davvero una squadra competitiva. Casi a parte sono Bove e Zalewski: potrebbe puntare sul primo, ma Edoardo vuole giocare con continuità; l’esterno, invece, è destinato a salutare. Durante questo processo decisionale verranno definiti i profili e i giocatori da portare a Trigoria. Insomma, sarà un’estate molto calda.
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