il mercato è in crescita a Roma, Torino, Napoli e Palermo – .

Pubblicato il rapporto “Osservatorio Aste 2024” che fotografa il mercato delle aste immobiliari in Italia. Il rapporto fornisce una panoramica dettagliata delle aste residenziali nei capoluoghi di regione italiani, evidenziando le sfide e le opportunità del mercato.

Un mercato in fermento: osservazioni e tendenze

Il rapporto “Osservatorio Aste 2024: Focus sui capoluoghi di regione italiani”, pubblicato da Astaqui.it, franchising di aste immobiliari specializzato nell’assistere gli investitori nelle aste immobiliari, analizza i dati raccolti a maggio 2024, offrendo un’analisi delle dinamiche economiche e dati demografici che influenzano il mercato delle aste immobiliari.

Roma e Torino emergono come i mercati più attivi con rispettivamente 3.827 e 3.628 immobili all’asta, indicando una maggiore volatilità in queste aree.

Al contrario, città come Aosta e Trento mostrano numeri molto più piccoli (rispettivamente 28 e 141), suggerendo una maggiore stabilità o una minore incidenza dei pignoramenti immobiliari.

Opportunità per gli investitori

Nonostante le difficoltà economiche, le zone ad alta frequenza di aste come Napoli e Palermo rappresentano notevoli opportunità per gli investitori, grazie a prezzi immobiliari competitivi.

Milano, pur essendo un’importante metropoli economica, registra un numero intermedio di 2.166 aste, posizionandosi significativamente, ma non ai livelli di Roma o Torino.

Dati chiave e analisi dettagliate

Il rapporto esplora le correlazioni tra la performance economico-sociale delle regioni e l’attività delle aste, fornendo informazioni essenziali per investitori, professionisti del settore e policy maker.

Le variabili demografiche ed economiche, come il calo della popolazione e i tassi di disoccupazione giovanile nel Sud Italia, vengono analizzate per comprendere meglio le dinamiche del mercato.

Secondo Luciano Vasciminno, presidente di Astaqui.it, “il mercato delle aste immobiliari nei capoluoghi italiani è in fermento. Le dinamiche economiche e demografiche influenzano profondamente questo mercato. Roma e Torino, con i loro elevati numeri di immobili all’asta, mostrano chiaramente come le grandi metropoli siano più soggette alle oscillazioni del mercato immobiliare. Al contrario, città come Napoli e Palermo, con tassi d’asta elevati, riflettono le difficoltà economiche del Sud Italia. Tuttavia, queste aree rappresentano anche enormi opportunità per gli investitori, grazie ai prezzi immobiliari competitivi”.

 
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