«I bonus “Riparti Piemonte”, ecco come abbiamo fatto uscire l’economia piemontese dal Covid» [VIDEO] – Targatocn.it – .

«I bonus “Riparti Piemonte”, ecco come abbiamo fatto uscire l’economia piemontese dal Covid» [VIDEO] – Targatocn.it – .
«I bonus “Riparti Piemonte”, ecco come abbiamo fatto uscire l’economia piemontese dal Covid» [VIDEO] – Targatocn.it – .

Nei mesi più drammatici del Covid Il Piemonte ha dovuto fronteggiare, insieme all’emergenza sanitaria, una seconda emergenza. Quello della sopravvivenza economica di tante imprese e categorie le cui attività erano state fermate dal lockdown. Un dramma nel dramma, che andava affrontato subito con misure che evitassero il collasso di un sistema, e allo stesso tempo ne preparassero la piena ripartenza una volta tornato alla normalità.
«In quei giorni – ricorda il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale Paolo Bongioanni – Ho avuto l’onore di essere chiamato dal presidente Cirio per contribuire a comporre un enorme piano di sostegno alle imprese penalizzate dalla chiusura e dallo stop imposto dal Covid. Un maxi-intervento che, esattamente come la pandemia, non ha precedenti nella storia della nostra Regione. In pochi giorni abbiamo vagliato il bilancio regionale e quello della nostra finanziaria Finpiemonte, per trovare tutte le voci e le voci disponibili e le abbiamo riversate in una manovra che abbiamo chiamato “Ripartire il Piemonte” composto da due leggi. Una manovra che darebbe una scossa e un atto di fiducia nella capacità delle nostre imprese di ripartire, e dimostrerebbe loro la vicinanza delle istituzioni».

Maggio 2020. Tra pochi giorni l’Assemblea di Palazzo Lascaris approva i due provvedimenti per i quali Bongioanni è stato relatore alla Camera, con incontri ravvicinati e vere e proprie maratone di sedute del Consiglio.
La legge regionale 12, intitolato “Primi interventi di sostegno finanziario per il contrasto all’emergenza Covid-19”, che stanzia 153 milioni per le categorie economiche colpite dal coronavirus, di cui 116 concessi a fondo perduto per il sostegno delle attività commerciali e 37 per il personale sanitario. E segue la legge 13, che prevede diverse formule di bonus ai più diversi settori produttivi più penalizzati dalla pandemia. Due misure di cui il Piemonte è stato capofila, seguito poi da altre Regioni: le risorse sono arrivate ai destinatari in tempi rapidi, superando le lungaggini burocratiche che troppo spesso in Italia affliggono e vanificano le migliori intenzioni.
«Oggi, giustamente, si tende ad allontanare quel brutto momento e guardare avanti» riflette Bongioanni. «Ma bisogna ripensare cosa avrebbe potuto significare questo risarcimento a fondo perduto per le categorie più colpite dalle chiusure Covid, fermate o costrette ad affrontare pesanti spese vive per adeguarsi alle norme imposte dalla pandemia».

I bonus della Regione Piemonte hanno raggiunto le più diverse categorie produttive. Qualche esempio. Si va dagli 800 euro pro capite per guide alpine, accompagnatori e accompagnatori turistici ai 1.500 per tutte le attività e tipologie di commercio al dettaglio. Mille euro per ogni operatore di tatuaggi e piercing, 1.500 per gli ambulanti, 2.500 per ristoranti e bar, parrucchieri ed estetisti, discoteche e balere.
«Pesantemente penalizzato anche il mondo dello sport dilettantistico. Per questo “Riparti Piemonte” ha erogato 4 milioni e 350mila euro di bonus ad associazioni e società sportive dilettantistiche. E abbiamo istituito un fondo di garanzia di cinque milioni di euro per anticipare la cassa integrazione per i dipendenti delle aziende fermate dalla pandemia, con un emendamento da me firmato».

Tuttavia tra i settori più colpiti c’è stato senza dubbio quello dell’ turismoun settore divenuto sempre più centrale e strategico nell’economia piemontese e per questo ancor più paralizzato dal lockdown, dalle chiusure e dalle misure di sicurezza imposte dall’emergenza.

Guarda il video qui:

Bongioanni: «Attraverso i “Riparti Piemonte” siamo riusciti a garantire ristori a fondo perduto con un finanziamento complessivo di 10 milioni e 734mila euro a tutto il sistema ricettivo piemontese: dal settore alberghiero di ogni categoria a quello extralberghiero con affittacamere, B&B , agriturismi, alloggi per vacanze, case per vacanze, villaggi, residence, ostelli, campeggi e qualsiasi tipo di struttura».
Oltre a mantenere in vita il sistema ricettivo in un momento in cui il movimento turistico era praticamente morto, era necessario anche prepararne la ripartenza in vista della fine dell’emergenza.

«Nel maxi-decreto “Riparti Piemonte” – ricorda Bongioanni – la misura che abbiamo chiamato “Riparti Turismo” ha stanziato due milioni di euro per campagne promozionali che favorissero il rilancio turistico della Regione e la ripartenza economica dell’intera filiera. Abbiamo rafforzato significativamente le disposizioni della storica legge 18 del 1999 sull’offerta turistica. E per dare una spinta alla domanda turistica verso il Piemonte, ho stanziato i primi cinque milioni per la prima edizione di un provvedimento che – comprovato dai fatti – oggi non esiterei a definire rivoluzionario: il “Voucher Vacanze Piemonte”».
Una formula competitiva il cui successo si è rivelato un vero e proprio exploit. Ha fatto rinascere e galoppare il turismo piemontese. È stata premiata a Roma come migliore iniziativa realizzata da una regione italiana. Ne parleremo approfonditamente in un prossimo report. Bongioanni: «Ho ottenuto che il “Voucher Vacanze Piemonte” sia stato riproposto con successo in tutti gli anni successivi, compreso questo 2024 in vista dell’imminente stagione turistica estiva. Farò in modo che possa essere rifinanziato per gli anni a venire, qualunque sia il ruolo che sarò chiamato a ricoprire nella prossima amministrazione regionale».

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Ferdinandi al corteo dell’Umbria Pride, ‘rispetto della dignità’ – Vota Perugia – .
NEXT in Calabria le fasi finali dei corsi sul rischio sismico rivolti ai giovani studenti – .