UDINE – È nei guai un cittadino afghano di 34 anni, arrestato mercoledì scorso, 15 maggio, dagli agenti della Polizia di Stato perché gravemente sospettato di aver commesso il reato di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, nonché di detenzione illegale di oggetti di valore. oggetti capaci di offendere.
Quello che è successo
Quella sera, intorno alle 19,30, il personale della Volante è intervenuto in viale Giacomo Leopardi, nei pressi dell’uscita della stazione degli autobus, dove era stato segnalato uno straniero agitatointento a danneggiare un’auto parcheggiata. Avendo rotto il lunotto posteriore, ha continuato a colpirla, provocandole ulteriori danni.
Alla vista delle divise si arrabbiò ancora di più e cominciò ad insultare gli operai definendo mafiosi e mafiosi gli italiani minacciando la polizia brandendo un paio di forbici che puntava verso gli ufficiali. È stato necessario ricorrere a tecniche di sicurezza per riuscire a bloccare l’uomo e farlo salire sull’auto di servizio per portarlo in questura dove è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e per aver danneggiato l’autovettura. Arrivò anche l’uomo indagato in libertà per porto di forbici in luogo pubblico.
Il cittadino afghano era in attesa nelle stanze di sicurezza della Questura dell’udienza di convalida, che si è tenuta il giorno successivo, con la decisione del giudice di convalidare l’arresto e ordinare il rilascio dell’uomo.
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Leggi l’articolo completo su
Il Gazzettino