Ragusa, 21 maggio 2024 – La Rete 25 Novembre alza la voce per ricordare che il 22 maggio 1978 è una data che non intendiamo dimenticare!
Questo pomeriggio, in Piazza Libertà, davanti all’ingresso del Consultorio 1 di Ragusa, luogo simbolo della battaglia che la Rete 25 Novembre intende portare avanti per salvaguardare un diritto che è stato il risultato di anni di dure lotte per l’affermazione della un diritto: quello della donna di poter interrompere una gravidanza indesiderata. Ciò che fino ad allora era punibile come reato è finalmente diventato un DIRITTO.
Basta aborti clandestini, morte, pericolo, vergogna, paura, senso di colpa. Mai più gravidanze indesiderate portate a termine perché imposte da una legge fascista (il Codice Rocco). Da quel giorno in poi le donne hanno potuto scegliere riguardo al proprio corpo e alla propria vita. Le donne erano finalmente libere di autodeterminarsi.
La legge 194, pur non essendo una legge “perfetta”, in questi 46 anni ha tracciato la via d’uscita da secoli di soggezione delle donne ai ruoli di genere imposti dal patriarcato.
Per questo Rete 25 Novembre la difende da ogni attacco, diretto o indiretto, di chi vorrebbe tornare indietro di mezzo secolo, come il recentissimo sostegno della maggioranza parlamentare alla campagna antiabortista, cattolica e lontana associazioni di destra, che imperversano nei consultori e nelle corsie ospedaliere (peraltro finanziate con fondi pubblici!). O il macabro disegno di legge che obbligherebbe le donne ad ascoltare il battito cardiaco del feto prima dell’aborto.
Difendere i 194 per noi significa “Non un diritto di meno”. Significa lottare per eliminare tutte le ambiguità e le contraddizioni che in questi 46 anni hanno permesso alle forze reazionarie di distorcerne l’applicazione.
Visualizzazioni dei post: 3
