Gli studenti solidali con la Palestina di Torino hanno occupato ieri il rettorato dell’Università, chiedendo che il Senato accademico, previsto oggi in seduta online, si tenga in seduta congiunta alla presenza degli occupanti e chiedendo anche un confronto con il il rettore Stefano Geuna.
“Fin dai primi giorni il rettore ha chiesto un incontro con chi occupa Palazzo Nuovo (sede delle facoltà umanistiche, ndr) con l’unico scopo di interrompere il blocco delle lezioni – raccontano gli studenti – Avevamo avanzato la richiesta di un sessione accademica congiunta della sessione del Senato alla quale erano presenti studenti e studentesse, ma è stata spostata online. Il rettore evita ogni tipo di confronto da più di una settimana”. “Rimarremo qui finché i senatori e i consiglieri non si presenteranno alla sessione del Senato di persona. Abbiamo redatto un documento, insieme al personale accademico, che consiste nella risoluzione di ogni accordo dell’ateneo israeliano con il nostro ateneo – sottolineano gli studenti – L’Università deve dotarsi dello strumento del boicottaggio accademico per non dirlo è complice di un genocidio”.
Secondo gli studenti che occupano il rettorato, gli accordi che UniTo ha con le università israeliane sono molteplici. “Gli accordi dell’Università di Torino sono parte integrante del genocidio palestinese. Il boicottaggio accademico è l’unico strumento per evitare di essere complici dei crimini di guerra dello Stato di Israele”, concludono gli studenti.
All’Università di Firenze in seguito alla mobilitazione studentesca È stato approvato il primo punto di una mozione in cui il rettore si impegna a prendere una posizione pubblica di condanna di Israele e a portare questa posizione alla Conferenza dei rettori delle Università (Crui). Il secondo punto, sugli accordi, è diventato una raccomandazione vincolante. Verrà istituita una commissione di valutazione e verrà inserito nel codice etico un punto sui criteri di valutazione al quale potranno partecipare anche gli studenti con modalità da definire
21 maggio 2024 – © Riproduzione possibile CON ESPLICITO CONSENSO della EDITORIALE CONTROPIANO
Ultima modifica: 21 maggio 2024, 17:47
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