RIETI – Un Sebastiani che non riesce a contrastare la forza della Fortitudo Bologna cade anche in gara-2 al PalaDozza con il punteggio finale di 75-59. Adesso i bolognesi conducono la serie 2-0. Partita complicata per i reatini che, a differenza di gara 1, non riescono a impensierire la forte e fisica difesa della squadra di coach Caja che mantiene ancora una volta gli amarantocelesti sotto la soglia dei 60 punti segnati, limitando molto bene Jazz Johnson in assenza di Hogue. In conferenza stampa, il tecnico Alessandro Rossi parla delle difficoltà che la squadra ha avuto, soprattutto nell’approccio alla partita. Per pensare a riaprire la serie contro una squadra preparata e strutturata come il Bologna, serve un altro Sebastiani.
Le dichiarazioni del post partita
«Non c’era partita – dice coach Rossi – non ci resta altro da fare che tornare a Rieti per portare in campo una versione diversa di noi in gara 3. Siamo stati carenti sotto ogni punto di vista, soprattutto fisico e di impatto sul campo. gara. Loro sono stati molto bravi a ripartire da dove avevano finito nel quarto quarto di gara 1. Ci siamo trovati impreparati, la responsabilità dell’approccio è stata principalmente mia. Adesso non ci resta che pensare ad un test diverso in gara 3 in termini di tenacia mentale e tecnica. I tifosi non meritavano di vedere questa versione di noi, non è quello che siamo nonostante tutti i problemi che abbiamo, come l’assenza di Hogue. Continueremo ad avere una miriade di difficoltà con la loro fisicità. Tutto non crea un alibi per essere teneri e spensierati. Domani torniamo in palestra e ci guardiamo in faccia. Potresti anche perdere gara 3 ma devi farlo con un atteggiamento diverso. Le sensazioni a livello fisico non erano queste. Abbiamo fatto lo sforzo proprio come loro. Ora bisogna recuperare prima la testa e poi le gambe”.
La serie si sposta ora al PalaSojourner: venerdì 24 alle 21 gioca Sebastiani per riaprire la serie. Il Bologna si presenterà a Rieti con il primo match point necessario per raggiungere la finale.
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero
