Pordenone. Lanciano sassi dal cavalcavia, il giudice perdona i baby vandali: “Se ne pentono”

Pordenone. Lanciano sassi dal cavalcavia, il giudice perdona i baby vandali: “Se ne pentono”
Pordenone. Lanciano sassi dal cavalcavia, il giudice perdona i baby vandali: “Se ne pentono”

PORDENONE – Sassi e mattoni lanciati contro le auto che transitano nella zona del Bronx. Per alcune settimane, nel luglio del 2022, era stato il passatempo di una banda di…

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PORDENONE – Sassi e mattoni lanciati contro le auto che transitano nella zona Bronx. Da qualche settimana, nel luglio 2022, era stato il passatempo di una banda di minorenni che aveva investito, causando fortunatamente solo danni materiali, alcune auto che transitavano sotto il ponte che collega Piazzetta del Portello con Via Borgo Sant’Antonio. Tra questi anche uno del Volante. Erano una decina, secondo alcuni testimoni, ma al termine degli accertamenti della Polizia di Stato ne erano stati individuati tre, due stranieri e un italiano che all’epoca avevano 14 e 15 anni. La loro causa legale si è conclusa ieri con grazia giudiziale (è motivo di estinzione del reato) concesso loro dal giudice del tribunale per i minorenni di Trieste, Laura Raddino. “Perché si sono assunti le loro responsabilità, si sono scusati e si sono pentiti”spiegò l’avvocato Laura Ferretti che difende i due minorenni stranieri, mentre l’italiano è assistito dall’avvocato Giovanna Morsanutto. Un presupposto di colpevolezza a cui ha creduto anche la Procura, sostenendo la scelta del perdono giudiziale e consentendo così una più rapida ripresa sociale.

Lanciare pietre

Era l’estate di due anni fa quando arrivarono le prime segnalazioni dalla zona chiamata Bronx. Alcuni automobilisti erano stati colpiti da sassi o addirittura da mattoni provenienti dall’alto. Dei passanti avevano assistito alla scena e avevano affermato che i protagonisti di questi atti vandalici erano un piccolo gruppo di bambini. Una baby gang, era stata definita, che rischiava di mettere a repentaglio non solo la carrozzeria delle auto, ma anche e soprattutto la salute di chi transitava a piedi o in bicicletta nell’area che funge da parcheggio e collegamento con la città. centro. Gesti pericolosi rivolti a chi passava sotto i loro occhi in quello che era diventato un punto di ritrovo estivo per il gruppo di minorenni. Gli episodi denunciati alle forze dell’ordine sono stati vari, tanto che sono iniziate le indagini che hanno portato rapidamente all’identificazione di alcuni dei responsabili dei salti dal ponte.

Le indagini

Gli agenti di Squadra Volante e la Volante hanno potuto ascoltare alcuni testimoni, esaminare alcune immagini di sistemi di sorveglianza e soprattutto verificare l’identità dei minori mediante appostamenti che si divertivano a lanciare sassi e mattoni contro le auto di passaggio, provocando danni alla carrozzeria. Emulando episodi simili accaduti sui cavalcavia autostradali. E sono riusciti a dare un nome a tre dei componenti del piccolo gruppo denunciati alla Procura dei Minori di Trieste. Poi la questione giudiziaria è approdata al giudice dell’udienza preliminare dello stesso tribunale dei minorenni. Il giudice dell’udienza preliminare ha ascoltato i tre ragazzi che hanno ammesso le proprie responsabilità, scusandosi e affermando di pentirsi di quanto avevano fatto. Pentimento che sembrava sincero sia al giudice che al pubblico ministero. E, con soddisfazione dei tre, accompagnati dai genitori, e degli avvocati Ferretti e Morsanutto, il giudice ha concesso loro la grazia giudiziale. Ovviamente con la speranza che quanto accaduto possa servire loro da lezione.

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Il Gazzettino

 
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