PILLOLE A PEDALE. ARRIVI IN VENETO, CORRI ATTRAVERSO LA STORIA DEL CICLISMO – .

PILLOLE A PEDALE. ARRIVI IN VENETO, CORRI ATTRAVERSO LA STORIA DEL CICLISMO – .
PILLOLE A PEDALE. ARRIVI IN VENETO, CORRI ATTRAVERSO LA STORIA DEL CICLISMO – .

Dopo tanta montagna e tanto freddo, il Giro d’Italia trova una tappa su misura per gli specialisti dello sprint, almeno quelli ancora presenti e che si sono salvati, come si suol dire, nelle impegnative tappe immediatamente precedenti. E un corridore del triveneto, la Milano friulana, può ben pensare, e giustamente, al poker sul prestigioso traguardo dello spettacolare, scenografico e storico Prato della Valle, nel centro di Padova, dove nel 1869, il 25 luglio, si disputarono gare di velocità con veicoli a due ruote guidati da coraggiosi precursori del ciclismo.

§ La tappa di ieri, con lalla Cima Coppi e il doppio passaggio dal Passo Brocon, è stata una tappa effervescente con il susseguirsi di varie situazioni che, alla fine, hanno premiato il giovane tedesco Georg Steinheuser, figlio e anche nipote d’arte, al suo primo successo tra i professionisti, vincitore per distanza – aggiudicandosi anche il premio Torriani – sul gruppo dei migliori dove Pogacar ha colto l’occasione per incrementare di qualche secondo il suo già notevole vantaggio in classifica ed il giovane Tiberi è arrivato terzo al traguardo.

§ La partenza avviene da Fiera del Primiero, centro turistico e diverse attività ormai consolidate in uno scenario di placida bellezza. Per la sua posizione è stato spesso toccato dalla corsa rosa e già nel 1982 vi fu partenza di tappa che si concluse a Boario Terme, vinta da Silvano Contini che ha indossato anche la maglia rosa tenuta da Hinault che, il giorno successivo, a Monte Campione, la riprese facilmente per poi portarla al traguardo finale di Milano.

§ Siamo in provincia di Trento e dopo la partenza incontriamo Imer, quindi una serie di gallerie fino a Pontet e poi verso il Venetoprovincia di Belluno, sempre con diverse gallerie da superare, fino al caratteristico paese di Ponte Oltra con una breve salita fino a Lamon, cittadina nota per i suoi ricercatissimi fagioli e, dal punto di vista ciclistico, per Davide Malacarnecorridore campione del mondo tra gli juniores nel 2005 di ciclocross, professionista su strada e poi biker per circa quindici anni.

§ La strada scende leggermente, toccando Fonzaso, località conosciuta nel ciclismo e in altri sport per essere la sede del gruppo di abbigliamento sportivo, la Manifattura Valcisomon con marchi e linee rinomati, di proprietà della famiglia Cremonese, poi Seren del Grappa e Feltre, centro di riferimento del territorio dagli importanti motivi storico-architettonici, spesso interessato da tappe e passaggi della corsa rosa. Ancora in provincia di Belluno per Carpen e Quero e proseguire con il ponte Fener sul Piave in provincia di Treviso incontrando la nota Valdobbiadene, già luogo d’incontro di varie tappe rosa, in terre di pregiati vigneti con al seguito pregiate bollicine e costante passione per le due ruote, fucina prolifica del ciclismo in varie, anzi tutte, epoche, con una passione sempre viva, diffusa e attuale.

§ Anche nelle località che si susseguono come Guia, Col San Martino, già sede di un importante circuito d’assi, Sernaglia della Battaglia, Falzè di Piave, lo storico Ponte della Priula, Spresiano e Villorba. È nato qui il compianto Giovanni Pinarello (1922), “Nani”, corridore professionista appassionato della maglia nera e poi affermato produttore di biciclette, marchio di importanza mondiale. Anche Bruno Vicinoprofessionista estroverso, pilota su strada e su pista, vincitore di tre campionati del mondo restante in sella alla moto di Domenico De Lillo, allora direttore sportivo di lunga data, qui nacque nel 1952. Passiamo per il capoluogo di provincia, Treviso, città bellissima per storia e stili di vita prima di superare Zero Branco ed entrare nella provincia di Venezia, sempre pianura molto pianeggiante, attraverso Martellago, Maerne, Mirano, Dolo Strà e Vigonovo che lascia poi il posto alla provincia di Padova, con Legnaro dove, nel 1939, nacque Alcide Ceratocorridore professionista purtroppo e presto fermato da problemi fisici, poi dirigente federale molto dinamico e imprenditore di successo.

§ Arriviamo poi nel comune di Padova, città storica dai molteplici valori monumentali, culturali e con attività differenziate in molteplici settori. Nella città del Santo si sono già concluse sette tappe del Giro: dal 1912 al 2000 con le vittorie di Giovanni Micheletto, Gaetano Belloni, Raffaele Di Paco, Antonio Bevilacqua, Rik Vansteenbergen, Francesco Moser e Ivan Quaranta. Tutte ruote decisamente veloci.

§ Vicino al traguardo si sale lo storico impianto del Velodromo Montiaccanto al complesso dello Stadio Appiani, dove sono cresciuti, nello stemma Società Ciclistica Padovanacon la scuola di un maestro come Severino Rigoni, campioni su pista e anche su strada, a profusione, con titoli olimpici e mondiali a bizzeffe.

§ In Veneto sono tantissimi i corridori su strada, pista, ciclocross e fuoristrada meritevoli di ricordo e noi praticamente crediamo È impossibile, con profondo rammarico, limitarsi a citarli nello spazio a disposizione.

§ Ne ricordiamo uno, purtroppo non più tra noi, Davide Rebellin che ha passato i suoi 51 anni praticamente sempre in bicicletta e ne è stato vittima innocente, perdendo la vita nel novembre 2022.

 
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