Fiera Caserta, il food riapre dopo 3 mesi di stop: «Area accoglienza» – .

Fiera Caserta, il food riapre dopo 3 mesi di stop: «Area accoglienza» – .
Fiera Caserta, il food riapre dopo 3 mesi di stop: «Area accoglienza» – .

Ha ripreso l’attività la sezione alimentare del mercato bisettimanale di Via Ruta. Nel giorno di San Valentino i carabinieri del NAS, gli agenti della Polizia locale e l’Asl avevano emesso multe, distrutto materiale commestibile non idoneo alla vendita e al consumo, realizzato un dossier fotografico sulle terribili condizioni dei bagni e degli spazi riservati al settore alimentare e chiusa fino al ripristino della normalità, la zona.

Tre mesi e più di attese e proteste da parte di lavoratori e sindacati e di impegno dell’amministrazione comunale per rinnovare gli spazi. Il via libera è arrivato martedì pomeriggio dai carabinieri del Nas e dell’Asl rispetto agli interventi di riqualificazione realizzati dal Comune. I lavori sono stati eseguiti su un’area di 2.500 mq ripavimentata con materiale drenante e lavabile e dotata di griglie per la raccolta dell’acqua, punti luce e acqua per ogni stallo. Inoltre è stata realizzata la nuova segnaletica orizzontale e sono stati installati i servizi igienici con bagni separati per operatori e utenti, tutti dotati, come previsto dalla normativa, di lavandini.

«Sono soddisfatto della riapertura del settore alimentare del mercato di Via Ruta, afferma il vicesindaco e assessore alla Programmazione dello sviluppo produttivo, Emiliano Casale ; lo sono soprattutto perché è stato fatto un lavoro importante con metodi di ultima generazione. Sono stati eseguiti tutti gli interventi che erano stati prescritti e le attività sono riprese. Abbiamo realizzato un’area food moderna e di alta qualità: scarichi fognari dedicati agli operatori, nuovo impianto elettrico, superfici a norma e soprattutto bagni che, seppur temporanei per ora, sono anche autopulenti superando le barriere architettoniche. La nostra priorità è stata quella di consentire agli operatori commerciali di poter tornare al lavoro, oltre che garantire ai cittadini la possibilità di fruire dell’area mercato nel suo complesso”.

Agriturismo conclude così: «Credo che oggi Caserta sia uno dei pochi mercati della provincia ad avere standard così moderni per il settore alimentare. Dobbiamo completare i lavori nell’altra zona, quella destinata principalmente all’abbigliamento. Lì verranno posizionate le reti di protezione, verrà rifatta anche la copertura di tutta quella zona, ci sarà un ingresso con barriera elettronica e bagni in muratura che verranno realizzati nei prossimi mesi. Abbiamo investito finora oltre 100mila euro e continueremo a farlo anche nei prossimi mesi”.

Finalmente sono contenti anche gli operatori che per tre mesi non hanno potuto lavorare il mercoledì e il sabato. «È stato molto difficile, spiega Luigia Agnese chi ha un grande banco di frutta e verdura al mercato -; se fosse passata un’altra settimana non ci saremmo più ripresi. Per noi che lavoriamo nei mercati perdere due giorni di lavoro alla settimana è un grave danno economico. Adesso, però, lavoriamo davvero in un ambiente pulito e organizzato. Il lavoro è stato fatto bene.” Le persone che hanno acquistato erano felici.

«Devo dire la verità, dice Lucia Scialla al bancone di Luigia che la chiusura degli alimentari al mercato è stata una perdita anche per noi. Si sa, qui c’è molta scelta ma soprattutto i prezzi sono buoni e da febbraio abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini. Sono affezionato a molti di loro. Sono anni che vengo qui a fare la spesa, si è creato un rapporto di fiducia.” In questi mesi di chiusura anche i venditori dell’altro settore si erano lamentati molto. «E meno male che finalmente hanno riaperto dice Pasquale Mozzillo perché anche per noi le vendite sono diminuite negli ultimi mesi. Molte persone vengono al mercato principalmente per mangiare e poi si fermano anche da noi. Ok, meglio tardi che mai. Adesso speriamo che tutto torni alla normalità. Anzi, sarebbe meglio riprendere più di prima”.

Tuttavia, resta ancora molto da fare. Ieri mattina, però, molte bancarelle vuote. Prima della chiusura non c’era più spazio per i venditori.

«Sai perché sono vuoti? sottolinea Luigia Agnese perché hanno cercato altre soluzioni negli ultimi mesi. Non tutti possono aspettare settimane e settimane senza lavorare. Molti preferivano anche andare lontano per vendere la merce”. Anche soddisfatto Con teoperatore che gestisce il banco del pesce: “Il lavoro era necessario, ma abbiamo avuto danni enormi”.

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La mattina

 
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