Una agenzia di riscossione illegale scoperta dalla Guardia di Finanza di Latina. Lo ha riferito il proprietario. – Studio Radiofonico 93 – .

Scoperto da Guardia di Finanza del Comando Provinciale di latino UNagenzia di riscossione delle tasse illegale. Il titolare è stato denunciato per esercizio abusivo di attività finanziaria. L’agenzia – secondo quanto accertato dalle fiamme gialle – operava sotto l’egida delle “poste telematiche”, svolgendo attività di riscossione dei tributi, ma in realtà veniva utilizzata per appropriarsi indebitamente delle somme versate da ignari cittadini in buona fede, per lo più parte più gente anziana.

Dal 2017 in poi la titolare avrebbe incassato dai clienti somme di denaro destinate al pagamento delle imposte locali, senza alcuna autorizzazione, emettendo false ricevute di pagamento e trattenendo poi per sé l’intera somma.

La truffa è venuta alla luce grazie ad una serie di controlli effettuati presso il Comune di Latina su centinaia di posizioni e analisi della documentazione amministrativa e contabile.

“L’attività investigativa, nata da un’autonoma attività informativa svolta sul territorio – spiega la nota della Finanza – è poi confluita nella delega investigativa rilasciata dalla Procura di Latina.

A seguito degli accertamenti effettuati presso il Comune di Latina su centinaia di posizioni e dell’analisi della documentazione amministrativa e contabile, nonché dell’effettuazione di accertamenti bancari richiesti e disposti dall’AG e dell’escussione di numerose persone, coinvolte a vario titolo , sono state ricostruite prove per ipotizzare la commissione di un meccanismo di frode strutturato, prolungato nel tempo, che consentiva all’imprenditore di incassare il relativo profitto a danno di un gran numero di cittadini, prevalentemente anziani.

Dalle meticolose indagini svolte, è infatti emerso che le somme riscosse, sia a titolo di tributi che per i “servizi” prestati, non sono state versate al Comune di Latina, nonostante il titolare dell’Agenzia avesse rilasciato certificati di pagamento falsi; in alcuni casi, però, le somme incassate sono state versate parzialmente all’ente comunale e solo a seguito delle lamentele dei clienti, che a loro volta avevano precedentemente ricevuto bonari avvisi di pagamento di tributi locali o addirittura notifiche di cartelle esattoriali.

La donna, ferma restando la presunzione di innocenza fino alla definizione dell’iter processuale, è stata quindi deferita all’AG per i reati di cui all’art. 640 (truffa) cp e dell’art. 131 ter (esercizio abusivo di attività finanziaria) del TUB, per aver posto in essere l’esercizio abusivo – in assenza delle prescritte autorizzazioni – delle attività di servizi di pagamento e di intermediazione finanziaria svolte nei confronti del pubblico in modo professionale.

L’attività investigativa, svolta dalle Fiamme Gialle Pontine in sinergia con la Procura della Repubblica di Latina, – conclude la nota – sottolinea ulteriormente la forte vocazione sociale del Corpo, che oltre a garantire l’azione tipica della polizia economico-finanziaria mira a tutelare la parte “sana” della società e l’intera comunità, scendendo in campo in prima linea nel contrasto alla criminalità, a tutela del corretto funzionamento del mercato e della buona fede dei cittadini, soprattutto di quelli più vulnerabili, nonché a tutela della collettività risorse gestite dagli enti locali per garantire i servizi essenziali”.

 
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