chi sono i 10 candidati in corsa per Palazzo Vecchio – .

chi sono i 10 candidati in corsa per Palazzo Vecchio – .
chi sono i 10 candidati in corsa per Palazzo Vecchio – .

Elezioni amministrative a Firenze: chi sono i candidati e cosa propongono per il capoluogo toscano

Un seggio e dieci candidati. La corsa a sindaco di Firenze è molto affollata. A contendersi la poltrona di Palazzo Vecchio sono: Sara Funaro (coalizione di centrosinistra), Eike Schmidt (coalizione di centrodestra), Stefania Saccardi (Italia Viva), Cecilia Del Re (Firenze Democratica), Lorenzo Masi (M5s), Dmitrij Palagi ( coalizione guidata da Sinistra Progetto Comune), Francesca Marrazza (Firenze Ribella), Andrea Asciuti (Firenze Vera), Alessandro De Giuli (Firenze Rinasce) e Francesco Zini (Firenze Cambia).

Gli ultimi sondaggi Ipsos indicano un testa a testa tra il candidato del centrodestra Eike Schmidt, a 37,3, e Sara Funaro del Partito Democratico a 34,2, tra loro solo tre punti percentuali. In questo contesto, che porterebbe al ballottaggio, determinanti sono i voti della renziana Stefania Saccardi, oggi data al 12,5%.

IL PROGRAMMA DI SARA FUNARO (PD) PER LA GARA NEL COMUNE DI FIRENZE

La candidata della coalizione di centrosinistra Sara Funaro immagina una Firenze al plurale, giusta, sostenibile, sicura, futura e accessibile a tutti. Psicologa di professione, dal 2014 hai assunto l’incarico di assessore al Welfare nella Giunta Nardella. A sostenere la sua candidatura ci sono il Partito Democratico, Sinistra Italiana, +Europa, Azione, Verdi, Volt, Partito Repubblicano, Laburisti, Movimento di Centro e la lista Anima Firenze 2030. “L’obiettivo di Firenze non è voltarsi indietro per tornare a un grande passato – si legge nel programma di Sara Funaro -.

Firenze è sempre stata contemporanea, guarda avanti, non ha paura del cambiamento nonostante la sua identità sia scritta nelle pietre dei suoi magnifici edifici e monumenti. Il cambiamento è un processo continuo e richiede nuove risposte a nuovi bisogni”. Sono cinque le sfide che la candidata del centrosinistra intende raccogliere per regalare ai suoi concittadini una “Firenze al plurale”. Innanzitutto la “lotta al cambiamento climatico e le trasformazioni urbane necessarie per mitigarne gli effetti, che altrimenti tendono a scaricarsi sulle persone più fragili, nonché i costi di una transizione ecologica non ben gestita”.

Funaro affronta poi il tema dell’invecchiamento della popolazione in una città che conta “37mila under 14 e 100mila over 65”, una trasformazione che “è conseguenza del calo della natalità” e che mette a rischio il modello di welfare. Centrale nel suo programma è la “questione casa”, questione legata alla necessità di fare di Firenze “una città vivibile per i lavoratori, e non solo ‘visitabile’ e quindi il rapporto tra reddito e lavoro”. Il programma del candidato democratico passa poi alla qualità della vita e al “nostro modello di sviluppo”. Infine, la grande sfida della “Firenze metropolitana” perché “pensare allo sviluppo in chiave comunale appare, anche nel caso di un comune grande e popoloso come Firenze, semplicemente incongruo e fuori da ogni realtà fattuale”.

AMMINISTRATIVE DI FIRENZE: LA RICETTA DI EIKE SCHMIDT

Il candidato del centrodestra unito è Eike Schmidt, che ha guidato per otto anni le Gallerie degli Uffizi. Tedesco di Friburgo, 56 anni, è diventato anche cittadino italiano lo scorso novembre e ora dirige il Museo di Capodimonte a Napoli. È sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Sicurezza e decoro, cultura, mobilità e politiche abitative sono tra i capitoli più corposi del programma del candidato del centrodestra. Il centro storico di Firenze, tra i più frequentati dai turisti, è stato spesso al centro dell’attenzione mediatica a causa della difficoltà di mantenere un adeguato livello di decoro urbano.

“Verrà istituito un osservatorio permanente sulla sicurezza urbana, che servirà alle associazioni e ai comitati di quartiere per raccogliere e segnalare direttamente e rapidamente le osservazioni dei cittadini, incoraggiati a monitorare la sicurezza vicino alle proprie abitazioni attraverso il monitoraggio di prossimità”, si legge nel programma. La qualità dell’offerta culturale sarà incoraggiata attraverso la promozione di “tutti gli spazi museali esistenti nei 14 quartieri storici di Firenze (spesso poco frequentati e quasi sconosciuti”. L’emergenza abitativa è legata al tema di un certo tipo di turismo.

“Il Comune di Firenze possiede circa 8.000 appartamenti di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), di cui solo circa 7.000 utilizzati, mentre circa 800 restano sfitti – si legge nel programma di Eike Schmidt -. Altri (circa 300) si trovano in altri comuni della cintura che, con la modifica della legge regionale, li utilizzano per le proprie liste di aventi diritto”. La soluzione è attuare “un vigoroso investimento nel settore dell’edilizia pubblica e delle residenze studentesche a prezzi accessibili, sia attraverso il restauro di immobili attualmente inagibili, sia attraverso la riconversione degli edifici vuoti”.

STEFANIA SACCARDI: SICUREZZA, DECORO E VOUCHER PER GLI AFFITTI NEL PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DI FIRENZE

Stefania Saccardi è la candidata della coalizione guidata da Italia Viva per la poltrona di Palazzo Vecchio. Oggi ricopri la carica di vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, quando Matteo Renzi era sindaco di Firenze eri assessore al Welfare dei suoi comuni. La sua candidatura è sostenuta da Italia Viva, Partito Socialista e Libdem. “Mi candido a Sindaco per coniugare queste due vocazioni della nostra città, perché lo chiedono i fiorentini, perché se lo meritano – si legge nel programma di Saccardi -. Mi candido a Sindaco perché nei prossimi cinque anni i cittadini potranno relazionarsi con una persona che vorrà ascoltarli e cercare di risolvere i problemi che incontrano quotidianamente”. Il programma del candidato di Italia Viva dedica molto spazio anche al tema del decoro urbano e della sicurezza.

“Passeggiando per la città è possibile osservare come ci siano ancora molte situazioni che smentiscono l’idea della bellezza che Firenze rappresenta: strade ad alto traffico con pietre sconnesse (che rappresentano un grosso rischio soprattutto per chi usa scooter e biciclette) , segnaletica orizzontale sbiadita, marciapiedi rotti, segnaletica stradale piegata o storta, barriere abbandonate o vecchie, segnali di lavori stradali non ben rappresentati, scarsa manutenzione del verde nei giardini pubblici, scarsa illuminazione in alcune zone – scrive Saccardi -. Per tutto questo serve un ufficio dedicato: l’“ufficio decoro urbano” formato da un gruppo di operatori dei dipartimenti ambiente, lavori pubblici e polizia municipale, che gireranno per la città raccogliendo segnalazioni, osservando e intervenendo entro 48 ore” .

Il tema della sicurezza va di pari passo con quello del decoro. «Fenomeni come quello dell’ex hotel Astor di Firenze non devono mai più ripetersi», scrive il candidato di Italia Viva che suggerisce di «agire in collaborazione con le Autorità di Pubblica Sicurezza per controllare in maniera sempre più capillare il territorio. Per questo bisognerà procedere al rinnovo del Patto per Firenze Sicura 2018, siglato a suo tempo da Sindaco, Prefettura e Viminale”. Una delle soluzioni proposte per affrontare il tema dell’emergenza abitativa è l’erogazione di voucher “per i cittadini con reddito insufficiente per un alloggio sul libero mercato”, contributi erogati “direttamente al cittadino” e vincolati “al pagamento dell’affitto (o , ad esempio, oneri aggiuntivi come le spese condominiali, che sono sempre più onerose)”.

LA FIRENZE AL PLURALE DI CECILIA DEL RE

Cecilia Del Re, avvocato quarantunenne, è stata assessore allo Sviluppo economico e all’urbanistica nella giunta Nardella dal 2017 al marzo 2023. Lei ha lasciato la Giunta e il Pd lo scorso marzo perché non le erano state concesse le primarie scegliere il candidato sindaco. Il problema di tutelare i residenti dal turismo cittadino è presente anche nel programma di Cecilia Del Re. Per loro si pensa a una “zona a traffico limitato 24 ore su 24 a tutela dei residenti” e a “un accordo con Autostrade per pedaggi gratuiti per i fiorentini nel tratto cittadino”. La sua è una Firenze al plurale, per questo vorrebbe introdurre “rappresentanti degli stranieri invitati in Consiglio comunale” e una “progressiva rimodulazione dell’Irpef”.

LA TUTELA DEI RESIDENTI FIORENTINI DI LORENZO MASI (M5S)

Lorenzo Masi, candidato del M5S, professionista del terzo settore e consigliere comunale uscente del Movimento 5 Stelle, è stato tra coloro che più si sono prodigati per trovare, senza successo, un accordo con il Pd per proporre una candidatura unitaria. Masi, come Del Re, inserisce nel suo programma anche strumenti di tutela per i residenti fiorentini, come “una polizia turistica contro l’abusivismo, i bivacchi e il malcostume turistico”. A ciò aggiunge tariffe preferenziali sui taxi per i residenti.

I CINQUE CANDIDATI CIVICI

Gli altri cinque candidati sono il fiorentino Dmitrij Gabriellovic Palagi, 36 anni, in consiglio comunale dal 2019 con la coalizione Sinistra Progetto Comune, lista per la quale corre anche sostenuto da Possibile, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista. Francesca Marrazza è la candidata sindaco di “Ri-Bella Firenze”, lista civica nata dalla rete dei comitati cittadini. Andrea Asciuti, 46 anni, ex leghista, è uscito dal Carroccio nella polemica con Salvini sul Green Pass e sul vaccino. È il candidato di Firenze Vera, sostenuto da Alemanno Indipendenza e dal Popolo della Famiglia. Alessandro De Giuli, 64 anni, è un organizzatore del movimento no euro Liberiamo l’Italia e si candida con la lista civica Firenze Rinasce. Francesco Zini, infine, è accademico ed è candidato nella lista Firenze Cambia.

 
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