Un 17enne derubato da due ragazzi con un taser – .

Un 17enne derubato da due ragazzi con un taser – .
Un 17enne derubato da due ragazzi con un taser – .

Adesso è difficile parlare di una ragazza. Che in passato c’erano risse all’uscita da scuola, discussioni per i motivi più stupidi che degeneravano in risse tra bande di quartiere. Ma quelle, in realtà, erano ragazze. Adesso i giovanissimi alla fine delle lezioni non litigano più per la ragazza più bella della classe, per una frase sbagliata. No, adesso lo fanno per derubare gli altri. E, come nella serie TV, usano metodi forti. E poi le armi.

È questo forse l’aspetto più inquietante di quanto accaduto l’altro giorno in viale Mentana intorno alle 13,30, proprio nell’ora in cui gli studenti sciamavano alla fine delle lezioni. Mentre alcuni di loro vagano in cerca di prede da colpire.

In questo caso, al civico 130, quindi praticamente davanti al Duc, un ragazzo appena diciassettenne si è confrontato con altri due giovani. Di loro sappiamo solo che erano molto giovani, neri e indossavano tute scure. E, cosa più importante, avevano una pistola elettrica.

Un dispositivo che, in pratica, sprigiona una scossa elettrica molto potente, tanto che, secondo la normativa attuale, seppur molto controversa, può essere acquistato ma non portato in giro. Inutile dire che quei due ce l’avevano. E lo hanno usato.

I rapinatori, infatti, hanno affrontato il ragazzo intimandogli di consegnare il cellulare. E se dirlo a muso duro è una cosa, farlo con la mano, un dispositivo che sprigiona una scarica da migliaia di volt, è molto peggio.

Tra i tre è scoppiata una rissa nella quale anche la vittima è stata colpita così forte da riportare diverse contusioni che sono state curate dal personale del pronto soccorso. Poco dopo, infatti, sono arrivati ​​sul posto un’ambulanza e la polizia che hanno cercato di raccogliere i primi indizi ascoltando il ragazzo che è stato poi subito raggiunto dal padre. Ma il ragazzo ha potuto fornire solo alcune indicazioni mentre sembra che al momento non vi siano testimoni oculari dell’accaduto. Qualcuno, però, si è accorto di quanto accaduto e ha allertato i servizi di emergenza e i militari che ora stanno indagando per ricostruire l’identità dei responsabili di quella che è stata a tutti gli effetti una rapina.

Un aiuto per le indagini potrebbe arrivare, si spera, dalle telecamere che monitorano la zona e che potrebbero aver filmato la fuga dei due.

In molti casi recenti di attacchi contro giovanissimi, gli autori sono stati effettivamente scoperti. In questo caso, però, ciò che colpisce, oltre alla determinazione dei baby rapinatori, giovani nell’età ma maturi nella malizia, è l’utilizzo di quell’arnese che, va ricordato, era recentemente comparso anche durante una grossa rissa. Scoppiato tra ragazzi in piazza Ghiaia. In quell’occasione era stato utilizzato per “stordire” un avversario, in questo caso per domare la vittima di una rapina. In entrambi i casi, però, la situazione comincia a farsi spaventosa.

Luca Pelagatti

 
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