«Rifare Sanremo sarebbe un sogno. L’incontro con Rocco Siffredi? Ci siamo divertiti a provocare un po’” – .

Tra poco più di un mese, esattamente il 6 luglio, compirà 60 anni. Ma Cristina D’Avena è un’eterna bambina, capace di entrare magicamente in contatto con i bambini interiori di chi – e sono tanti – è cresciuto con le sigle di i cartoni animati resi famosi dalla cantante bolognese, una vera regina del genere. Nei tanti sondaggi sui social per incoronare i più amati, i fan si scatenano: da quello di Occhio di gatto a quello di Nadia – Il mistero della pietra azzurra, da quello di Pollon a quello di Sailor Moon, passando per Jem, Kiss Io Licia, Fly My Little Pony, One Piece, Ti amo Denver, i Puffi. Stilare una classifica è semplicemente impossibile. Stasera Cristina D’Avena riporterà indietro di quarant’anni le lancette del tempo, ospite di una serata all’Eur Social Park interamente dedicata agli anni ’80. Le porte dello spazio all’aperto ospitato dal Parco Ninfeo si apriranno alle 19, il cantante si esibirà a partire dalle 22.30 (i biglietti sono disponibili sul sito Dice.fm al prezzo di 20 euro: per i bambini fino a 5 anni l’ingresso sarà gratuito). anni, mentre per i bambini fino a 12 anni il costo del biglietto sarà di 13,80 euro).

Ascolta, ma questi anni ’80 sono più una maledizione o più una delizia per te?

«E me lo chiedi anche? Ovviamente più gioia (ride). Guardate il calendario dei miei tour… (è ricchissimo: tornerà a Roma l’11 luglio, al centro commerciale Porta di Roma, ndr)».

Perché quel decennio non passa mai di moda?

«Perché è stato un decennio incredibile per tutto. Non solo musica: tv, cinema. In quegli anni uscirono dischi, film e serie che lasciarono per sempre il segno nella cultura pop. Lo dimostra il fatto che quando vuoi divertirti ad una festa, metti su hit degli anni ’80. Al massimo qualcosa degli anni ’90.”

Ciò che venne dopo era destinato a finire?

“Certamente non è riuscito a rimanere memorabile come lo era negli anni ’80.”

Qual è la sigla più cantata durante i vostri spettacoli?

«Quella di Occhi di gatto: la cantano anche i pali della luce (ride). E poi Baciami Licia, Sailor Moon. Ultimamente mi hanno chiesto molto anche di Holly e Benji.”

Chi c’è sotto i palchi dei tuoi concerti?

«Anche tanti ragazzi, che hanno riscoperto i cartoni cult di cui cantavo le sigle, come lo stesso Holly e Benji o Doraemon».

E qual è la sigla preferita di Cristina?

«Quello di Kiss Me Licia, perché ero Licia in carne ed ossa. E lo porto ancora dentro di lei”.

Pasquale Finicelli, che nell’iconica serie “Love Me Licia” (andata in onda per la prima volta nell’autunno del 1986 su Italia 1) interpretava Mirko, con il quale aveva avuto un flirt, in una recente intervista ha dichiarato di aver rinunciato al ruolo serie per altri progetti e di aver perso tutto. Lo hai più sentito?

«Non molto, purtroppo. So che è un autista. Siamo entrambi occupati. Ho un ricordo meraviglioso di quella esperienza. Ci scambiamo messaggi di tanto in tanto. I festeggiamenti per il quarantesimo anniversario inizieranno l’anno prossimo: mi piacerebbe l’idea di una reunion del cast, ma è troppo presto per parlarne”.

Cosa bolle in pentola con Rocco Siffredi, dopo l’incontro testimoniato da una foto condivisa insieme su Instagram con una didascalia – “Presto grandi novità” – che non lasciava ben sperare?
«Ci ​​siamo divertiti a provocare un po’ (ride)».

Fermare?

«Abbiamo parlato a lungo. Siamo due persone estremamente intelligenti. Sappiamo molto bene cosa si può e cosa non si può fare insieme. Per il momento era solo un gioco”.

Per il momento?
«Ciò non significa che le nostre carriere non possano incontrarsi in futuro (ride)».

Scusate, ma cosa aveva in testa?

«Le sorprese possono essere tante. Ma se pensa a un video la fermo subito (ride). Non è per me. A chi me lo chiedeva dopo quella foto spiritosa ho risposto: “Lascia perdere”.

È successo qualcosa dopo che ti sei presentato a condurre Sanremo?

«Carlo Conti è un mio carissimo amico. Magari ci viene in mente qualcosa, chi lo sa. Vorrei ritornare, dopo l’apparizione come ospite del 2017, quando mi chiamò per cantare Il valzer del moscerino, Occhi di gatto e Noi Puffi siamo così».

Andresti al Festival per gareggiare?

“Non lo so. Dovrei pensarci. Vorrei festeggiare lì, davanti a tutta l’Italia, i quarant’anni di Kiss Me Licia. E’ un’idea, vediamo se si può realizzare”.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Cacace dell’Empoli in difesa, piace a Borrelli – .
NEXT Gengaro e Nargi al ballottaggio per il comune di Avellino – .