Tolleranza zero della Commissione Europea per la pesca illegale in Sicilia e Calabria – .

La Commissione Europea interviene sulla pesca illegale in Sicilia e Calabria, evidenziando la vendita non regolamentata di “neonato” e pesce spada.

Rispondendo all’interrogazione promossa dall’eurodeputata Manuela Ripa e da altri otto eurodeputati, il commissario europeo all’Ambiente, agli oceani e alla pesca, Virginijus Sinkevičius, ha illustrato le misure adottate dalla Commissione europea contro la pratica diffusa della pesca illegale in Italia, soprattutto in Sicilia e in Calabria.

Queste azioni rientrano in un contesto di “tolleranza zero” verso le attività illegali, non segnalate e non regolamentate (INDNR), in conformità con la politica adottata dalla Commissione presieduta da Ursula von der Leyen.

Il problema è stato portato all’attenzione della Commissione grazie al lavoro investigativo del Gruppo Adorno, associazione di volontariato specializzata nella lotta al bracconaggio marino e terrestre.

Quest’ultimo ha fornito una dettagliata documentazione fotografica che mostra la vendita di pesce illegale, compresi esemplari “neonati” e giovani di pesce spada, nelle piazze del mercato all’aperto, come nei mercati di Ballarò a Palermo e alla Pescheria di Catania.

La Commissione ha sottolineato che il controllo della pesca nelle acque nazionali e l’adozione di misure adeguate in caso di violazioni della legislazione europea spettano ai singoli Stati membri.

Ha però ricordato l’importanza dell’adozione del rinnovato Regolamento Controllo, che prevede sanzioni specifiche per “gravi violazioni nella commercializzazione dei prodotti derivanti dalla pesca illegale”.

Gli ecologisti del Gruppo Adorno hanno evidenziato le notevoli implicazioni ecologiche di questa pratica. La pesca delle specie sottotaglia non solo compromette la salubrità delle catture destinate al consumo umano, ma rappresenta un grave danno per l’ecosistema marino. Tra le principali vittime ci sono la sarda e il pesce spada, essenziali per l’equilibrio della catena alimentare marina.

In ambito europeo, il commissario Sinkevičius ha annunciato che l’esame delle denunce e della documentazione fornita dal Gruppo Adorno porterà a nuovi contatti con le autorità italiane per discutere le misure necessarie e risolvere la questione.

Infine, la prossima Commissione, che sarà rinnovata dopo le elezioni europee del prossimo giugno, riceverà ulteriori denunce riguardanti il ​​mancato rispetto della chiusura biologica del pesce spada in Sicilia e in Calabria, periodo durante il quale la pesca di questa specie dovrebbe essere vietata per legge.

Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, il tema della pesca illegale in Italia e il suo impatto sull’ecosistema marino resteranno temi caldi, con la Commissione Europea pronta a rafforzare normative e misure di controllo.

 
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