Forlì. Danni a frutteti, vigneti e grano. Vento e grandine hanno lasciato il segno – .

Forlì. Danni a frutteti, vigneti e grano. Vento e grandine hanno lasciato il segno – .
Forlì. Danni a frutteti, vigneti e grano. Vento e grandine hanno lasciato il segno – .

Il maltempo dei giorni scorsi non ha risparmiato gli agricoltori forlivesi che hanno riportato danni a frutteti, piante orticole e vigneti a causa della grandine. Anche il grano, in alcuni casi, veniva piegato dalle forti raffiche di vento.

Perdite ancora da quantificare in termini economici e distribuite in modo discontinuo sul territorio comunale che, però, aggiungono ulteriore difficoltà ad un settore esposto in prima linea agli effetti del cambiamento climatico. «I danni – spiega Danilo Misirocchi, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Romagna – sono frammentari come spesso accade in caso di grandinate. Ciò significa che potrebbero esserci stati effetti significativi in ​​alcune zone e forse, spostandosi anche di poche centinaia di metri, le colture sono state risparmiate dai disturbi”.

Tra i quartieri più colpiti dai forti temporali c’è il quartiere Villafranca dove non è mancata la grandine. Un rapido e spietato lancio di sassi di ghiaccio si abbatteva sulle distese di alberi da frutto, in alcuni casi nel pieno della fase di maturazione. «Ci ​​sono stati danni alla produzione agricola – continua Misirocchi – quindi in primis ai frutteti. In alcuni casi il forte vento ha danneggiato anche i cereali, stirando il chicco e portando così ad una riduzione della produzione. Nelle zone dove la grandine è stata intensa si è registrato anche qualche danno ai vigneti”.

«I danni che abbiamo riscontrato riguardano alberi da frutto come peschi, susini e kiwi – conferma Matteo Villa, agricoltore di Villafranca -. Abbiamo dato sgravi alle assicurazioni ma l’effetto è stato disomogeneo: ci sono enti che sono stati colpiti in modo significativo e altri che non lo sono stati”. «Dati alla mano – spiega Andrea Ferrini, vicepresidente della Coldiretti provinciale – possiamo già dire che maggio si rivela il mese più piovoso dell’anno. A differenza dei decenni precedenti prima del 2014 in cui il picco delle precipitazioni si registrava nei mesi tra novembre e febbraio – prosegue – a causa dei cambiamenti climatici ora si passa al periodo primaverile. Si sono infatti registrate precipitazioni significative

 
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