L’Imam Brahim Baya dell’Università di Torino risponde alle polemiche dopo la preghiera contro Israele – .

Montare il caso di sermone dell’Imam Brahim Baya. Il leader della moschea Taiba di Torino ha risposto alle polemiche scatenate dalla sua orazione tenuta nei corridoi dell’Università del capoluogo piemontese a Palazzo Nuovo, occupato da diversi giorni a causa dell’“Intifada studentesca” di alcuni collettivi filo-palestinesi. L’episodio è stato condannato dal rettore dell’Università, Stefano Genua, sollecitato a intervenire anche dalla telefonata del ministro del Mur, Anna Maria Bernini. L’Imam ha risposto alla polemica, ritenuta “assurda”, e ha annunciato un nuovo incontro per venerdì 24 maggio, questa volta al Politecnico

Il video della preghiera

Il discorso e il momento di preghiera, alla presenza di una trentina di manifestanti e fedeli musulmani, è stato pubblicato su YouTube con un video dal titolo “Cosa ci insegna la Palestina?” e rilanciato sui social da Brahima Baya. Secondo quanto ricostruito, coloro che hanno chiesto che l’Imam fungesse anche da “Khatib”, ovvero l’oratore che tiene un breve discorso prima del sermone, sono stati i Studenti musulmani.

Nel video si vedono una trentina di persone sedute preghiera sui tappeti stesi per terra ascoltando le parole dell’Imam all’interno dell’androne di Palazzo Nuovo.

La condanna del rettore dell’Università di Torino

In seguito alla diffusione del video, la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha protestato telefonicamente con il rettore Geuna, il quale ha precisato che “l’evento è avvenuto in una situazione di occupazione da parte degli studenti, che impediscono da giorni l’accesso ai docenti universitari e personale”, ritenendo l’accaduto “sotto la piena responsabilità degli occupanti”. In una nota dell’Università di Torino si precisa che entrambi “condividevano un sentimento di condanna totale su quello che è successo.”

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Nella preghiera dell’Imam all’Università di Torino, Baya ha sottolineato l’insegnamento dato dalla resistenza del popolo palestinese in questi sette mesi di bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Tuttavia le sue parole furono considerate un “inno alla Jihad”.

Polemica assurda, abbiamo chiesto all’occupante se potevamo pregare – ha detto Brahima Baya in risposta al polverone – C’era qualcuno tra i ragazzi che ne sentiva il bisogno e ci hanno detto che non c’era problema e ci hanno dato uno spazio. La preghiera si svolge così, con la predica trasmessa anche in diretta sui social, tutto in pieno giorno, una polemica assurda».

Preghiera al Politecnico di Torino

Dopo l’episodio di venerdì 17 all’Università, a Palazzo Nuovo, l’imam Brahim Baya ha dato appuntamento per un altro momento di preghiera nell’altro ateneo torinese, il Politecnico, invitando sui suoi social alla “preghiera al Politecnico di Torino occupato dagli studenti. “

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Un annuncio che ha portato il rettore del Politecnico di Torino Stefano Paolo Corgnati, “in pieno coordinamento con il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, venuto a conoscenza dell’annuncio dello svolgimento della preghiera islamica del venerdì presso la sede del Politecnico, ho immediatamente provveduto all’invio richiesta di ammonimento al Prefetto e alla Questura di Torino dallo svolgimento di funzioni e attività presso le sedi dell’Ateneo nei confronti delle eventuali autorità religiose coinvolte”.

Fonte foto: ANSA/Instagram – Brahima Baya

 
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